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Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile


venerdì 27 maggio 2011
    

Enrico Finzi, Astra RicercheI  cittadini del sud Italia non sono affatto contrari all'attività venatoria se praticata nel rispetto delle leggi. Lo stesso credono i cacciatori, che si dichiarano ostili ad una caccia senza regole. Sono alcuni aspetti delle ricerche “Gli Italiani e la Caccia” e “I cacciatori Italiani e la Caccia” illustrati questo pomeriggio a Bari dal sociologo Enrico Finzi di Astra Ricerche: il 51% dei cittadini del sud è favorevole alla caccia (il 20% senza riserve, il 31% solo se normata, responsabile e sostenibile).

Viste le radicate tradizioni e il numero di praticanti l’attività venatoria che vanta la Puglia, CNCN  e FACE Italia  hanno infatti ritenuto doveroso oltre che significativo presentare a Bari i risultati di due ricerche. La presentazione si è tenuta nella Sala Consiliare della Sede della Provincia alla presenza dell’assessore provinciale Francesco Caputo edell’assessore regionale Dario Stefàno.

L'indagine sui cittadini non cacciatori ha evidenziato in maniera evidente come sull'accettazione della caccia fondamentale sia conoscenza che ne ha l'opinione pubblica tramite i media. Tirando le somme, si osserva una grande ignoranza in materia presso i siciliani, i calabresi, i lucani e i pugliesi: il 48% non sa niente o quasi dei limiti alla caccia imposti dalle normative attuali (versus il 45% del totale degli Italiani); il 26% ne conosce solo alcuni; non più del 26% risulta ampiamente informato.

I cacciatori hanno dimostrato di essere fruitori attenti e consapevoli della natura e della fauna, mettendo fra le loro priorità (70%) quelle di una caccia responsabile, esprimendo preoccupazione verso l’attività venatoria non regolamentata e non limitata (61%) e ponendo il bracconaggio al primo posto (81%) fra i fenomeni che danneggiano la caccia e i cacciatori.

“Sul tema della caccia viviamo in Italia una stagione di cambiamento culturale" ha commentato l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno.  "Per quanto mi riguarda, - ha continuato l'Assessore - trovare una giusta mediazione tra le diverse posizioni è la vera sfida, ricercare cioè la migliore traccia possibile tra le esigenze e le aspettative delle diverse sensibilità coinvolte, anche di quelle agricole, che non corrispondono più piè pari a quelle venatorie, come un tempo quando quasi sempre l'agricoltore era anche il cacciatore. In Puglia questa necessaria traccia comune la ricerchiamo anche attraverso la partecipazione ai lavori del Comitato tecnico faunistico venatorio regionale, pensato e costituito proprio come luogo di concertazione. In fondo, la gestione sociale e la collaborazione tra cacciatori, agricoltori ed ambientalisti è essenziale, non solo perché è un requisito di legge ma perché ciascuno esercita un ruolo che ha riflessi determinanti per la tutela e la gestione dell’ambiente e degli ecosistemi”.

“Appare chiarissimo che - ha sottolineato il sociologo Enrico Finzi - qualora la pubblica opinione fosse resa largamente edotta del fatto che in Italia non è consentita la caccia ‘selvaggia’, il favore per l’attuale attività venatoria, in quanto responsabile e sostenibile, crescerebbe in misura consistente. Dal punto di vista dei praticanti la caccia, invece – continua Finzi - uno degli aspetti più interessanti è il fatto che i cacciatori del mezzogiorno si sono rivelati con questa indagine persone straordinariamente legate alle tradizioni, amanti della compagnia. La caccia è infatti un’attività che si tramanda attraverso la famiglia, gli amici e il passaparola e questo è un dato straordinario soprattutto in questi tempi predominati dalla comunicazione tecnologica, anche in queste regioni meridionali'”.

“Con queste due ricerche – dichiarano i committenti CNCN e Face Italia – abbiamo fatto passi importanti sulla strada di una necessaria maggior conoscenza della complessa materia venatoria,dentro e fuori il nostro mondo. Le indicazioni raccolte sono essenziali per dare risposte concrete alla società e ai cacciatori italiani. I tour regionali vogliono essere una risposta alla evidente mancanza di una corretta informazione nazionale e locale in merito all’attività venatoria, per contrastare l’immagine distorta che fino ad ora ha sempre trovato spazio nell’immaginario collettivo”.

 

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9 commenti finora...

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

e questo Carlo è il risultato di tante doppiette appese al chiodo, tutti coloro che hanno un'attività propria si vedono costretti ad uscire solo la domenicae tanti ma proprio tanti rinunciano.

da Adamo 29/05/2011 17.32

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

In puglia oltre al territorio ristretto da parchi ecc la cosa più importante e che hanno dato una mazzata con le tre giornate fisse, per le quali la caccia non diventa più un attivià da praticare nel proprio tempo libero in quanto ogni persona in base ai suoi impegni ha la possibilità di andare a caccia in un giorno piuttosto che in un altro così invece molte persone hanno dovuto rinunciare, concentrando inoltre notevolmente la pressione venatoria in soli tre giorni.

da Carlo 29/05/2011 16.51

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

jet tu stai fuori come un balcone.

da Adamo 29/05/2011 10.02

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

In Puglia c'è tutto il posto che serve per andare a caccia.

da jet 29/05/2011 0.57

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

Scusate vado fuori argomento,copio e incollo dal sito del partito caccia ambiente Caccia Ambiente al Game Fair 2011 Domenica 22 Maggio 2011 16:24 Ufficio Stampa Vi aspettiamo numerosi al Game Fair di Tarquinia dal 2 al 5 giugno p.v. dove saremo presenti con il nostro stand e con numerose iniziative. Venite a trovarci e conosciamoci allo Stand n. 35. Saluti a tutti. Partito Caccia Ambiente Allegati: CacciAmbienteIntera (3).pdf 2845 Kb

da valentino88 28/05/2011 16.44

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

In puglia le risorse che ha la caccia sono innumerevoli, ma oramai siamo circondati giustamente da parchi oasi etc etc etc , anni fa avevamo un turismo venatorio non indifferente, quando all'epoca peschici vieste vico del gargano murge barese taranto etc etc non erano come oggi piccoli spazi che a malomodo riescono ad ospitare i residenti, questo solo uno dei problemi esistenti in Puglia, poi secondo me non è la disinformazione che ci penalizza, ma tutto il sistema mangia mangia dei politici che godono nel dar ragione a 4 ambientalisti e animalari e dando ragione ai proventi che arrivano dalla regione, stato, destinati ad enti parco e province città per gestirli questi fondi, quindi in parole povere " E' TUTTO UNO SCHIFO ".

da Adamo 27/05/2011 21.13

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

Non capisco cosa vuoi dire

da Fox 27/05/2011 19.42

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

In Puglia non cìè un lembo dove cacciare ???? Ma di quale Puglia parli ???? Ti sei perso nel Gargano ??

da Mart 27/05/2011 17.30

Re:Astra Ricerche: anche il Sud promuove caccia responsabile e sostenibile

MA VORREI SAPERE DOVE ESISTE PIU' LA CACCIA IN PUGLIA??????????? TRA PARCHI , OASI E CAZZATE VARIE, NON ESISTE PIU' NEMMENO UN LEMBO DI TERRA DOVE CACCIARE ASSAPORANDO I TEMPI ANDATI!!! PERCHE' NESSUNO S'IMPEGNA A FARE DEGLI STUDI SUL TERRITORIO INTERDETTO ALLA CACCIA E PORTARLO DAVANTI AI GIUDICI E FAR VEDERE CHE L'ART. 10 COMMA 3 DELLA 157/92 (SE NON ERRO) E' STATO MESSO SOTTO AI PIEDI? IL TERRITORIO INTERDETTO SICURAMENTE E' ARRIVATO ALL'80 PER CENTO. ORAMAI O CACCIAEAMBIENTE O LA CACCIA E' FINITA:

da fox 27/05/2011 17.00