Riceviamo e pubblichiamo:
Quando si dice che le donne…..Ebbene, si, vi posso assicurare che, nel caso dell’Assessore regionale alla Caccia, Fernanda Cecchini, le cose non stanno proprio così. Volete sapere perché? Perché, pur essendo un Assessore alla caccia senza portafoglio, perdonatemi volevo dire senza fucile, Fernanda Cecchini ha dimostrato di avere un’arma molto più efficace: quella della politica, che sa usare con destrezza, con la calma necessaria e con determinazione. Lo dimostra il fatto che nel lungo e accidentato percorso di caccia, faticosamente intrapreso con i rappresentanti delle Province, del mondo venatorio, agricolo e ambientalista, l’ Assessore ha finito per centrare in pieno il bersaglio difficilissimo di un calendario venatorio regionale equilibrato e condiviso, che, considerati i tempi, nessuno, dico nessuno dei componenti la Consulta Faunistico Venatoria Regionale si sarebbe mai sognato di poter mettere in carniere.
Questa la sensazione a caldo, che ho potuto ricavare al termine …della battuta che, senza esclusione di colpi, ha avuto come teatro di caccia la sede dell’Assessorato Agricoltura della Regione Umbria e come interpreti l’Assessore Fernanda Cecchini, in veste di protagonista e i componenti della Consulta Regionale in qualità di attori con licenza di “sparare” a vista sulle proposte non condivise.
Ebbene, come cacciatore di lungo corso, ma anche e, soprattutto, come attore-rappresentante della Coldiretti Umbra nel su richiamato organo consultivo, credo di poter dire che l’estenuante ricerca della migliore ipotesi di soluzione, ha spesso rischiato di far perdere la bussola anche ai collaboratori regionali più esperti, ma non all’Assessore Cecchini che, vuoi per l’abilità dimostrata nel brandire l’arma della politica ed anche …per una incredibile, fortunata combinazione di eventi ed interventi felicemente contrapposti , ha saputo cogliere al volo l’occasione favorevole per proporre, al termine di una difficilissima opera di mediazione, una sintesi perfetta e quasi unanimemente condivisa, di quella che molto probabilmente sarà la bozza definitiva di calendario venatorio, da sottoporre all’approvazione della Giunta Regionale.
Ebbene vogliamo cercare di scoprire quali saranno, in estrema sintesi, le principali novità del prossimo calendario venatorio umbro?
Apertura generale alla terza domenica di settembre, con prelievi obbligatori della specie cinghiale a partire dallo stesso giorno di apertura del 18 settembre.
Apertura del prelievo al colombaccio dal 1° Ottobre e chiusura al termine della prima decade di Febbraio, ivi comprese alcune specie di anatidi.
Chiusura del prelievo ai Turdidi e alla Beccaccia al 30 gennaio 2012 (il 31 è silenzio venatorio).
Per una descrizione completa e dettagliata del calendario, comprendente le date di prelievo di tutte le altre specie consentite di fauna selvatica, dovremo attendere l’imminente pre-adozione dell’atto da parte della Giunta Regionale, sempre sperando che non abbiano a verificarsi ripensamenti dell’ultima ora.
Diego Baccarelli