Con 17 voti a favore (Pd, Sel, Gruppo misto,Idv Udc, Noi con Claudio Burlando) 2 voti contrari (Lista Biasotti) e 14 astenuti (Pdl, Lega Nord, Federazione della sinistra e il consigliere Pd Manti) il Consiglio Regionale della Liguria ha approvato il disegno di legge “Calendario venatorio regionale per le stagioni 2011/2012, 2012/2013 e 2013/2014. Modifiche agli articoli 6 e 34 della legge regionale 1 luglio 1994, n. 29 (Norme regionali per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio) e successive modificazioni ed integrazioni”. Sostanzialmente il calendario è uguale a quello precedente, le novità riguardano in particolare l’introduzione della minilepre tra le specie cacciabili e il carniere ridotto per la beccaccia: da tre a due capi giornalieri a cacciatore e l’obbligo di raccogliere le cartucce e i bossoli.
Il calendario non prevede l’introduzione della mezz’ora in più dopo il tramonto per cacciare la fauna migratrice, come invece era stato richiesto dalla Lega Nord Liguria e dalle associazioni dei cacciatori. La Corte Costituzionale non si è ancora pronunciata definitivamente in merito alla legge regionale 15/2010, che aveva introdotto la mezz’ora nel precedente calendario venatorio. Pertanto la Giunta ha respinto la richiesta di modifica temendo di incorrere nell'impugnazione del Calendario e in sanzioni a carico dei cacciatori in caso di parere negativo della Corte costituzionale. Bocciati anche gli emendamenti presentati da Aldo Siri (Lista civica per Biasotti presidente) che intendevano ridurre il carniere di alcune specie cacciabili.
Valter Ferrando (Pd), relatore di maggioranza, ha sottolineato che "come prevede il decreto del ministero dell’Ambiente del 17 ottobre 2007 sono state individuate nei giorni di sabato e domenica le due giornate del mese di gennaio in cui è consentita l’attività venatoria da appostamento fisso, temporaneo e in forma vagante". Ferrando ha evidenziato anche la possibilità di sospendere o ridurre l’attività venatoria da parte delle Province nel caso si verificassero condizioni sfavorevoli relativamente alla consistenza faunistica o alle condizioni ambientali, climatiche nonché per malattie accertate dalle asl competenti e l’obbligo di raccolta delle cartucce. Il disegno di legge prevede anche «la riscrittura dell’articolo 6 della legge regionale 29 del 1994, per prolungare il termine per la predisposizioni dei piani faunistico venatori provinciali da uno a due anni in modo tale da consentire alle Province di procedere compiutamente alla pianificazione giunta a scadenza che, a differenza del passato, deve necessariamente tenere conto della normativa di salvaguardia ambientale".
Il nuovo calendario non trova d'accordo Lac e Wwf, secondo cui "il Consiglio regionale della Liguria ha violato la normativa nazionale e comunitaria di settore, ignorando del tutto le indicazioni dell’Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale sui tempi di caccia in relazione alla tutela nei periodi di migrazione”.