Recentemente i senatori del Pd Poretti e Perduca hanno rivolto un'interrogazione ai ministri dell'Istruzione e dell'Ambiente sul caso delle “lezioni di caccia” nelle scuole. “Da notizie apparse nei mezzi di comunicazione locale, nonché nei siti di associazioni di cacciatori - si legge nel testo dell'interrogazione - si apprende come alcune amministrazioni locali stipulino accordi con associazioni di cacciatori per realizzare progetti di "educazione ambientale" nelle scuole dove viene esaltata la figura del cacciatore come essenziale per l'ambiente”.
Tra gli episodi citati nell'interrogazione , oltre alla ormai famosissima lezione di Rocchetta di Vara, c'era l'iniziativa che l'Anuu Migratoristi ha realizzato insieme al Corpo Forestale dello Stato con alcune classi elementari del Comune di Nave (BS): una passeggiata nel bosco insieme ai bambini per parlare di ambiente e gestione. Realizzata in aprile e replicata nuovamente in questi giorni, l'evento ha coinvolto oltre un centinaio di alunni. "Favorire la crescita di bambini e ragazzi che rappresentano il futuro della società e necessitano di una corretta informazione sulle tradizioni del territorio in cui vivono", ha commentato il responsabile Cacce Tradizionali di Anuu Migratoristi, Andrea Trenti, sul Giornale di Brescia.
Ma così non la pensano gli ambientalisti. Secondo gli interroganti si tratta di proselitismo (il Wwf o la Lipu o le altre miriadi di associazioni ambientaliste che sistematicamente entrano nelle scuole distribuendo schede di adesione e adesivi e dispensando le loro verità sulla natura, forse non ne fanno?). Pertanto i due senatori hanno chiesto ai Ministri “se non intendano fornire delle linee guida nazionali alle direzioni scolastiche, anche attraverso circolari ministeriali, su quali approcci i bambini devono avere a scuola nel rapportarsi alla conoscenza dell'ambiente e degli animali, favorendo per esempio percorsi formativi come quelli offerti dalle fattorie didattiche, ed escludendo sempre l'esaltazione dell'uccisione degli animali come attività sportiva e ricreativa”.