Approvato a larga maggioranza negli scorsi giorni, il calendario venatorio triennale della Liguria non piace alle associazioni animaliste e ambientaliste capeggiate dall'Enpa savonese, che ne chiedono ora l'impugnazione del Governo alla Corte Costituzionale. Gli ambientalisti ritengono che il testo violi la legge in quanto non approvato in via amministrativa e che si siano violate le normative nazionale e quella comunitaria ignorando le indicazioni dell'Ispra.
Le polemiche sono anche politiche. Il consigliere del Pdl Marco Scajola, pur evidenziando l'appoggio generale alla proposta di legge da parte del Pdl e della Lega Nord, spiega le ragioni dell'astensione al voto del suo gruppo: alcuni emendamenti proposti dalla minoranza “che – dice Scajola – avevano il solo scopo di migliorare il documento presentato dalla Giunta" e che sono stati respinti dalla maggioranza. Non sono bastate le spiegazioni dell'Assessore Briano sul mancato allungamento dell'orario di caccia (in virtù di un prossimo pronunciamento della Corte Costituzionale sul tema). “Ribadiamo – ha dichiarato Scajola - quanto abbiamo sostenuto ovvero che la Regione poteva esprimersi in maniera più forte sulla possibilità di allungare l’orario di caccia sino a mezz’ora dopo il tramonto, questione questa sostenuta fortemente dal centro destra e vista però in maniera negativa dalla Maggioranza ed in particolare dalle componenti dell’estrema sinistra che sostengono la Giunta Burlando”.
Scajola denuncia una certa ritrosia nell'affrontare la questione storno e le relative proposte normative presentate dalla minoranza. “Purtroppo - dice - anche su questo tema da parte del centrosinistra c’è sempre stata una celata ostilità nascosta dietro tematiche burocratiche che invece sono il sintomo di una chiara volontà a non voler intervenire su questo tema per non creare ulteriori spaccature nella maggioranza di governo regionale”. Sempre sullo storno, annuncia il rappresentante del Pdl in Regione “è già a calendario del Consiglio Regionale un ordine del giorno con firme di esponenti del centro destra e del centro sinistra per sollecitare l’Unione Europea a consentire all’Italia la caccia allo storno. Auspichiamo che questo documento non venga insabbiato ma affrontato al più presto. Tuttavia per rendere le cose più semplici e rapide sarà nei prossimi giorni in discussione un disegno di legge che richiede la possibilità della caccia in deroga dello storno nella nostra regione: vedremo così finalmente quale sarà l’atteggiamento dei consiglieri regionali di centro sinistra, al di là delle chiacchiere”.