Altro capitolo sulle deroghe. Come un effetto catena, dopo la decisione del Tar del Lazio di rinviare al giudizio della Corte Costituzionale le deroghe di Lombardia e Veneto, a pronunciarsi in merito ieri sono stati ieri i Tribunali Amministrativi Regionali di Emilia Romagna e Marche, sospendendo le rispettive leggi.
In Emilia Romagna le deroghe approvate il 29 luglio 2008 riguardavano solamente lo storno, una specie estremamente dannosa per l'agricoltura e non solo. La sospensione del decreto, in accoglimento del ricorso della Lac, è stata definita un fatto gravissimo dall'assessore all'Agricoltura della Provincia di Rimini Mauro Morri che aveva sostenuto la legge in considerazione della salvaguardia di vigneti e oliveti. “Si tratta di un provvedimento che rischia di azzerare senza motivi ogni sforzo per il mantenimento del numero degli storni sotto controllo ai fini della tutela delle coltivazioni (le olive sono in maturazione e la raccolta è prevista il prossimo mese)”.
Per quanto riguarda le Marche invece ad essere sospesa è stata la caccia al fringuello, in accoglimento della richiesta al Tar del Wwf. La sentenza del Tar, immediatamente esecutiva, ha annullato la delibera regionale, in seguito all'accertamento della violazione della direttiva 79/409/CEE riguardo alle quantità cacciabili e alle motivazioni ritenute non valide.