“Stiamo lavorando ad un provvedimento di deroga, per rispondere alle richieste degli agricoltori e dei cacciatori”. Così l'Assessore regionale all'Agricoltura Gianni Salvadori ha riferito al Consiglio regionale la linea intrapresa dalla Giunta per ridurre l'impatto della specie che dopo cinghiale e capriolo causa più danni all'agricoltura toscana. A fronte dei 54 mila euro del 2009, lo scorso anno la specie ha infatti causato danni per oltre 170 mila euro. Solo nelle province che hanno introdotto provvedimenti di controllo (Arezzo, Firenze, Prato) i danni non sono aumentati. A Pistoia per esempio si è invece passati dai 7300 euro a 48300.
La strada maestra rimane però il suo inserimento tra le specie cacciabili. Il ministro dell’Agricoltura – ha ricordato Salvadori - ha recentemente firmato una nuova richiesta alla Commissione Europea, sulla base di una relazione favorevole dell’Istituto superiore per la sicurezza ambientale. Tale richiesta è stata trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ma non è ancora stata inoltrata alle competenti sedi comunitarie”.
L’assessore ha poi ricordato che non essendoci neppure in forma di bozza una linea guida per l'esercizio delle deroghe, come invece è espressamente previsto dalla Comunitaria 2009, le Regioni sono costrette a muoversi in ordine sparso. “Per definire un provvedimento inoppugnabile – fa sapere l'Assessore regionale - , abbiamo instaurato un rapporto diretto con gli uffici della Commissione europea”. Se non interverranno novità da parte del Governo, la deroga per la salvaguardia di frutteti, oliveti, vigneti, con frutto ancora pendente, sarà possibile solo nei comuni che dimostrano di aver avuto danni gravi nel 2010. “Sono requisiti indispensabili per la legittimità dell’atto sotto il profilo del diritto interno e del diritto comunitario – ha concluso l’assessore – L’unico modo per dare certezze agli agricoltori ed ai cacciatori toscani”.
Il Consiglio regionale ha poi approvato all’unanimità la mozione presentata dalla Lega Nord, che chiede, come ha spiegato Gambetta Vianna, “che la Regione impegni il Governo affinché chieda all’Unione europea di inserire lo storno tra le specie cacciabili”. A favore della mozione si è espresso Loris Rossetti (Pd) che ha spiegato “Si tratta di un atto aggiuntivo rispetto agli impegni annunciati dall’assessore che consideriamo in senso rafforzativo e sul quale, quindi, voteremo a favore”.