“Da queste proteste sarà possibile anche un
a necessaria modifica della legge 157”. Così
Aldo Traccheggiani, Presidente di Italia Federale, dopo i primo presidi organizzati a Terni davanti alla sede della Provincia, mercoledì 15 e giovedì 16 giugno. E' una battaglia contro l'Atc 3 la sua, per la “gestione fallimentare” portata avanti dai suoi vertici – dice – e contro
l'aumento di 25 euro della quota di iscrizione, ma è anche una lotta contro “un
sistema che ormai è fallito”, quello appunto degli Atc previsti dalla 157.
Tracchegiani propone una nuova forma di autogestione da parte degli agricoltori e dei cacciatori all'interno di ogni Atc da organizzare su base democratica e partecipativa. “Abbiamo riscontrato una grande partecipazione e un notevole interesse da parte dei cittadini, non soltanto cacciatori – afferma Tracchegiani - che si sono schierati al nostro fianco stanchi della prassi politica per cui si continuano a triplicare costi e poltrone, invece che ridurli drasticamente”.
Tracchegiani se la prende anche con le associazioni venatorie locali, che non hanno appoggiato la sua iniziativa “Un comportamento – aggiunge – dovuto a logiche e interessi personali". “A questo punto – conclude Tracchegiani – è necessario che la Provincia di Terni non faccia come Ponzio Pilato, dal momento che è il presidente che deve firmare la delibera sull’aumento della tassa, ma piuttosto si assuma le responsabilità politica per questo atto di una gravità inaudita che va contro tutti i cacciatori”.
(Ultimo aggiornamento giovedì 16 giugno 2011 ore 16:00)