Su richiesta dell'assessore provinciale di Pesaro e Urbino Massimo Galuzzi, la Giunta regionale delle Marche qualche giorno fa ha approvato una disposizione che ha portato il termine per la riconsegna dei tesserini venatori al 15 giugno, inizialmente previsto entro la fine di febbraio, rispondendo così alle forti preoccupazioni emerse in relazione alle possibili sanzioni per la mancata riconsegna da parte di migliaia di cittadini cacciatori.
Un'indagine della Guardia Forestale aveva infatti appurato che su 11 mila cacciatori residenti nella provincia di Pesaro e Urbino, circa 7 mila non avevano riconsegnato i tesserini. La disposizione, in attesa di regolare diversamente la questione con modifiche alla legge regionale, è stata attuata perchè – ha spiegato Galuzzi - “le sanzioni sarebbero state oltremodo sproporzionate e penalizzanti per numerosi cacciatori che solo per semplice disattenzione erano incorsi nell’omissione”.
Ma il “favore” fatto ai cacciatori non è piaciuto affatto agli ambientalisti. Per la Lac, che promette in merito prossime iniziative giudiziarie, si è trattato di una “sanatoria di massa” concessa perchè altrimenti ai cacciatori smemorati sarebbe stata preclusa la possibilità di partecipare alla prossima stagione venatoria, non giustificabile e del tutto parziale. Sul tema l'esponente regionale dell'Idv Paola Giorgi ha presentato una propria interrogazione per chiedere alla Giunta di revocare la sua decisione, ritenendo che “non si possano allargare le maglie quando si tratta di rispetto dell’ambiente e tutela degli animali". Un'altra interrogazione è stata presentata dal gruppo dei Verdi, che ha richiesto chiarimenti sulla legittimità della delibera.