Riceviamo e pubblichiamo:
Sono stati gli splendidi paesaggi del Lago di Como, finalmente splendenti ieri, domenica 19, sotto un sole estivo dopo due giorni di pioggia, a fare da cornice alla Assemblea 2011 dell'Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi.
Grazie all'impegno degli organizzatori, in primis dei tanti volontari coordinati da Armando De Lorenzi, presidente del CAC Alpi Comasche, i tre giorni dell'assemblea sono scorsi nel migliore dei modi, all'insegna dell'amicizia e della convivialità, ma con ampi spazi volti ad approfondire in maniera propositiva e con la concretezza che da sempre contraddistingue l'operare della Associazione i temi della gestione e della caccia.
I lavori hanno preso il via venerdì 17, ospitati nella bellissima sala di Palazzo Gallio a Gravedona, con l'apertura ufficiale dell'assemblea alla presenza del Presidente Uncza Sandro Flaim, del già ricordato De Lorenzi, del presidente FIdC Provinciale di Como Giuseppe Colla, del sindaco Fiorenzo Bongiasca, del presidente della comunità montana Mauro Robba, dell'Assessore provinciale alla Caccia Mario Colombo, del consigliere regionale Dario Bianchi, vice presidente della Commissione agricoltura, parchi e risorse idriche e di altre autorità.
"Siamo di nuovo in Lombardia - ha detto il Presidente Flaim – dopo l'assemblea di Livigno di 4 anni fa, con molto piacere e lo facciamo tornando a parlare di specie faunistiche affrontando il tema dei galliformi alpini, anche per sottolineare come l'Uncza non sia, come troppi spesso pensano, solo ungulati, ma abbia a cuore tutte le specie che popolano le nostre montagne". E proprio la montagna vuole essere al centro dell'operare dell'Uncza, con un impegno a 360 gradi. "Vogliamo essere protagonisti nella società - ha sottolineato il presidente Flaim – per difendere sì i principi e i valori della caccia, ma anche i principi e i valori delle genti di montagna, la loro cultura e le loro tradizioni, perché non vadano travolte e perse vittime di un progresso e di una modernità che, con tutti i suoi aspetti anche positivi, non deve però livellare e cancellare le peculiarità di questo ambiente, fisico, faunistico e culturale".
La giornata inaugurale è proseguita con una serata dedicata ai temi della "Cultura ed etica della caccia", che ha visto confrontarsi di fronte ad una platea attenta e stimolata da continui spunti di riflessione, don Donato Benedetti, missionario con una solida esperienza etnologica e antropologica e il Prof. Mario Colombo, non in veste di politico ma di scienziato e "laico" non cacciatore ma vicino al nostro mondo.
La mattinata successiva, sabato, è stata all'insegna del convegno dedicato a "I galliformi alpini, status e misure di conservazione", che ha visto un nutrito gruppo di esperti - al tavolo dei relatori si sono susseguiti Luca Rotelli, Ivano Artuso, Giovanni C. Scherini, Maurizio Odasso, Alessandro Brugnoli e Fabio Angeli - fare un quadro analitico della situazione di bianche, forcelli, cedroni e coturnici, con proposte concrete e realizzabili per una loro gestione attiva anche da parte dei cacciatori.
Nel pomeriggio sono stati assegnati i premi per Tesi di Laurea Uncza, bella iniziativa giunta alla V edizione. Quest'anno i premi sono stati assegnati a Margherita Collini, per una tesi sulla pernice bianca e a Cecilia Barbara Danova per una tesi sulla coturnice alpina.
Ieri, domenica, è stato interamente dedicato alla convivialità, con la messa di S. Uberto e il pranzo sociale, al cui termine si è provveduto al passaggio del testimone per l'assemblea 2012, che si terrà in Piemonte, in Val di Susa.
Ufficio Stampa
Federazione Italiana della Caccia