La sparata del Pd nazionale contro il calendario venatorio ligure e contro il lavoro dell'assessore Briano, ha creato una crepa all'interno del Pd, che appare sempre più diviso sul tema caccia. Dopo le precisazioni dell'assessore che ha voluto sottolineare la legittimità delle disposizioni per la nuova stagione rispetto alla legge Comunitaria 2009 e alle direttive Ue, a Roberto Dalla Seta e Marco Ciarafoni tocca prendere atto anche della missiva ricevuta (e inviata anche al segretario nazionale Pierluigi Bersani) a nome dell'intero gruppo consiliare da Nino Miceli e Valter Ferrando, dai toni più che polemici.
"Siamo l'unica Regione di centrosinistra al Nord, la mossa, anche politicamente - scrivono i consiglieri nella missiva riportata in alcuni stralci dal Secolo XIX - appare incomprensibile". E ancora "mantenendo una posizione aperta al dialogo, propria del nostro ruolo istituzionale - sottolineano - ci lascia molto perlessi che una parte del nostro partito esprima giudizi su una questione di carattere regionale senza prima attivare una consultazione con il territorio, le relative forze politiche di maggioranza e di governo che vi laorano con impegno, competenza e specifica conoscenza".
I consiglieri contestano "le modalità con le quali sono state diffuse le informazioni", che giudicano "fuorvianti". Lo strappo potrà essere ricucito non prima di un incontro chiarificatore alla presenza di Renata Briano "onde evitare il ripetersi di episodi similari".