Durante il recente Convegno di Larciano (PT) sullo storno, Alessandro Andreotti, dell'Ispra, ha presentato un prospetto grafico che sintetizza il calcolo delle cosiddette "piccole quantità" rispetto alla popolazione di storni presente in Italia nei mesi autunnali tenuto conto delle morti naturali (60%). Il sistema è imposto nel caso in cui le Regioni decidessero di applicare la lettera C) dell'articolo 9 (deroghe) della Direttiva. Eccolo:
Come si può notare, su un contingente di 200 milioni di individui presenti in autunno nel nostro Paese, vanno stornati 30-125 milioni di soggetti morti per cause diverse e naturali (60%). Su questa quantità si calcola quindi la quota di storni prelevabili ordinariamente individuata nell'1% (minimo) del totale, secondo le indicazioni della comunità scientifica internazionale. Da che se ne deduce che gli storni prelevabili in Italia vanno dai 300.000 a un massimo di oltre 1.250.000.