Per Gian Luca Vignale, consigliere regionale in Piemonte Pdl e presidente della III Commissione, le modifiche da poco approvate alla legge su caccia e protezione della fauna selvatica, con due emendamenti al bilancio, danno una risposta concreta al mondo venatorio e a quello agricolo, riducendo fortemente i danni pagati da enti locali e comprensori di caccia.
Inoltre, spiega Vignale, “viene introdotta la possibilità di cacciare per tutto l’anno le specie individuate come nocive, si estende il periodo di caccia agli ungulati, da 1 giugno al 15 marzo e sono state modificate le disposizioni relative al carniere giornaliero e stagionale per il prelievo selettivo degli ungulati”. Insomma risposte immediate sui problemi più sentiti sul fronte fauna selvatica. “Attraverso l’estensione del periodo di caccia e l’introduzione di piani di abbattimento straordinari la presenza di nocivi e ungulati verrà sicuramente ridotta e resa compatibile con il territorio” aggiunge Vignale, che spiega inoltre come “con questo documento si inserisce un principio che garantirà alla nostra regione importanti ricadute sul territorio e la sostenibilità economica dei bilanci dei Comprensori alpini e degli Ambiti territoriali di caccia. Infatti l’aver consentito la possibilità di ospitare cacciatori di altre regioni garantirà una presenza turistica che avrà positive ricadute anche per gli albergatori, gli agriturismi venatori e non e per il commercio”.
“È evidente - conclude Vignale - che questo testo sia solo una piccola, ma importante correzione di una legge votata 15 anni fa e che oggi necessita di una profonda modifica. E’ altrettanto evidente che molti altri provvedimenti sarebbero stati necessari per migliorare la presenza compatibile delle specie nocive. Per questo serve l’approvazione celere di un testo di legge, come il PDL n.104, di cui sono promotore e primo firmatario in grado di trasformare l’attività venatoria in un vero e proprio strumento di promozione, di sviluppo economico e di tutela ambientale e paesaggistico” .