Riceviamo e pubblichiamo:
E' buona norma che le sentenze si rispettino e non si commentino. Ciò non toglie che la recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione, crei un precedente. Questo supremo tribunale si è infatti pronunciato in merito alla liceità o meno di detenere una piantina di marjuana nella propria abitazione. Non vogliamo ergerci a censori nè tantomeno entrare nel merito di questa sentenza, vorremmo fare solo alcune considerazioni ad alta voce.
Detenere quindi una piantina di una sostanza stupefacente, può andare bene ma detenere per esempio una cinciallegra in gabbia nella propria abitazione, seppur con i sacri crismi, è proibito. Così come il reato di maltrattamento agli animali è punibile in misura superiore a quello di un essere umano. Appare del tutto evidente che c'è qualcosa che non va così come non vanno certe sanzioni penali comminate a noi cacciatori per quanto riguarda l'abbattimento di alcune specie non particolarmente protette che vengono sanzionate con il reato penale. La regola vorrebbe che la pena comminata fosse proporzionale al reato commesso per cui appare anacronistico che nel nostro ordinamento giuridico vi possano essere 2 pesi e 2 misure. Che fare? Il legislatore cioè il parlamento italiano inteso come Camera e Senato deve porvi rimedio. Già perchè le leggi non le porta la cicogna nè nascono sotto i cavoli ma sono frutto di disegni di legge che sono presentati al vaglio delle commisssioni parlamentari e dell'aula per la discussione e successiva approvazione che diviene operativa dopo la firma del Presidente della Repubblica e la relativa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ove nella parte finale di rito è scritto : " Che è fatto obbligo a tutti di rispettare e fare rispettare la legge " in questione, non certo di interpretarla. Sono almeno 2 legislature che il mondo venatorio attende che si ponga mano alla revisione della legge 157/92 per adeguarla al resto d'Europa.
Questo governo l'armonizzazione della legge 157/92 l'ha messa addirittura nel suo programma di governo , ma come tante cose che ha promesso se le sta dimenticando preso com'è dai propri affari e dalla manovra economica tesa a tassare i SUV ed aumentare i ticket della gente che si reca al pronto soccorso che non è un lusso come andare al cinematografo o al ristorante. Sono due tassazioni queste che erano retaggio del centro-sinistra e venivano allora aspramente criticate dall'On. Silvio Berlusconi che ora nel suo operare pare esserselo dimenticato .
Di fronte a questo stato delle cose noi cacciatori rimaniamo in un primo momento attoniti, poi spaesati ma ora sempre più convinti che è ora di cambiare registro e di fare piazza pulita rottamando tutti coloro di destra, di centro e di sinistra che nei fatti hanno predicato bene ma razzolato male. Non ci sono Santi che tengano , alle prossime elezioni politiche diamo una lezione civile a questa cricca che vuole chiuderci la caccia, votiamo quello che allora sarà il nostro partito, quello dei 100% onesti, il Partito della Caccia, Dell'Ambiente, della Ruralità.
Ufficio stampa A.C.L.