In Liguria è stata depositata una proposta di legge per autorizzare al prelievo i proprietari dei fondi agricoli coinvolti dai piani di abbattimento puchè muniti di licenza di caccia. La proposta, che prevede il coinvolgimento diretto anche delle guardie venatorie, dei cacciatori e delle guardie forestali, cerca di rispondere così al crescente numero di cinghiali per incrementare gli abbattimenti.
A presentarla è stato il consigliere Alessio Cavarra, primo firmatario del testo: “Questa proposta di legge - spiega- sottoscritta sia da consiglieri di maggioranza che di minoranza, rende la norma più efficace e rispondente ai problemi che emergono sul territorio. I piani provinciali per l'abbattimento selettivo dei cinghiali continueranno infatti ad essere attuati sotto diretta responsabilità della Provincia che, in più, come richiesto da tempo dalle associazioni venatorie spezzine, potrà avvalersi anche di cacciatori in possesso della qualifica di coadiutore al controllo delle specie di ungulati rilasciato dalla Provincia medesima".
"Nello stesso tempo - continua Cavarra - oltre a confermare il ruolo proprio delle guardie venatorie provinciali, si prevede che i piani possano essere attuati dalle guardie volontarie appartenenti alle associazioni venatorie, ambientaliste e agricole, previa effettuazione di uno specifico corso di formazione su come si organizzano e si gestiscono le attività di controllo agli ungulati. In tutti i casi le Province mantengono le funzioni ad esse proprie di coordinamento di tutte le azioni di contenimento della fauna selvatica. In conclusione, le modifiche proposte introducono possibilità ulteriori di intervento, senza far venir meno ed intaccare le competenze proprie delle Amministrazioni provinciali che, se vorranno esercitare questa possibilità, dovranno tradurre le modalità operative in specifici regolamenti".