“I cacciatori della provincia salernitana, circa 12 mila, sul totale dei 45 mila della Campania sono una categoria importante che va tutelata, visto che l’attività venatoria, già fortemente penalizzata per la presenza del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e dei vari Parchi regionali e riserve naturali, è fortemente penalizzata”. Così l'Assessore Provinciale alla Caccia Mauro Russo, che questa mattina ha illustrato i risultati ottenuti nei due anni di amministrazione a Salerno.
“Proprio perché i cacciatori rappresentano una risorsa ed una antica tradizione per il nostro territorio – aggiunge - oltre ad essere le “sentinelle” dei boschi, ho chiesto all’assessore regionale Vito Amendolara di farsi carico delle loro richieste, al fine di mantenere il calendario venatorio, per la prossima stagione di caccia, almeno in linea con quelli degli anni passati. Per due volte, infatti, la bozza redatta dall’Ufficio Caccia regionale per la prossima stagione, discussa durante le riunioni del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, è stata respinta dalla Provincia di Salerno ed altre Province campane e da tutte le associazioni venatorie ed agricole campane, perché fortemente limitativa rispetto al passato.
Continua, così, l’impegno della Provincia di Salerno per la categoria con un ascolto delle associazioni venatorie che rappresentano una realtà importante. Per venire incontro alle mancanze del passato abbiamo, infatti, redatto ed approvato in Consiglio, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, il Piano Faunistico Venatorio 2011/2016, strumento importante per la programmazione e gestione faunistica e venatoria, nel quale abbiamo inserito la riduzione di circa 1000 ettari della zona di ripopolamento e cattura di Serre e la costituzione di 11 zone di addestramento cani concepite per territorio. E’ stato approvato in Consiglio, inoltre, il regolamento per la gestione della caccia al cinghiale in battuta ed istituito l’Albo dei cacciatori al cinghiale. Costanti sono state le sollecitazioni presso l’assessorato regionale per la ripresa dei lavori della commissione esami caccia ferma per dare una risposta all’utenza e la ripresa dei lavori della commissione danni da selvaggina”.
“Nonostante le poche risorse a disposizione- evidenzia- abbiamo ripreso il ripopolamento faunistico ed ittico. Importante è stato anche il protocollo d’intesa tra Provincia AA.TT.CC., Parco Nazionale ed Università di Napoli per la gestione della caccia nelle aree contigue”. “E’ stato un anno fattivo per il settore- ha concluso l’assessore Russo- che ha visto, innanzitutto, l’informatizzazione della modalità di iscrizione pari al 95% di istanze on line, su un totale di circa 14.000 domande”.
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