Su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto e su conforme parere dei competenti Ministeri il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale della Liguria n. 12 del 2011 "Calendario venatorio regionale per le stagioni 2011/2012, 2012/2013 e 2013/2014. Modifiche agli artt. 6 e 34 della legge regionale 1 luglio 1994, n. 29 (Norme regionali per la protezione della fauna omeoterma per il prelievo venatorio) e successive modificazioni ed integrazioni".
Secondo le associazioni Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Vas e Wwf sono di fatto state accolte le tesi sostenute nell'esposto inviato ai Ministeri dal mondo ambientalista, ovvero che "le regole dei calendari venatori devono essere annuali e non pluriennali, perché va valutata periodicamente la consistenza delle popolazioni delle specie che si dichiarano cacciabili; inoltre - continua la nota delle associazioni - questi devono essere tipici provvedimenti di natura regolamentare: approvarli con legge regionale significa renderli non impugnabili dal Governo ogni qual volta la Regione ignora i pareri scientifici obbligatori forniti dall'Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale. E' stata violata la legge statale 157/92; ora dovrà esprimersi la Consulta per verificare le la legge regionale ligure è incostituzionale".