“Dubito fortemente che gli appartenenti a queste categorie economiche e sociali (quelle riferibili alla Cultura rurale ndr) torneranno a premiarci con il loro voto alle prossime consultazioni elettorali, perlomeno fino a quando nel centro destra verrà dato spazio e verranno legittimate le esternazioni di rappresentanti del Governo, come quelle del ministro Brambilla o della sottosegretaria Martini che, interpretando in modo del tutto personale il ruolo che e' stato loro affidato, non da una legittimazione popolare ma da una nomina del Presidente del Consiglio, stanno conducendo una personale crociata contro tutte le attività portatrici della Cultura rurale”.
Così l'eurodeputato Sergio Berlato in una lettera inviata ai massimi vertici del Pdl (Berlusconi ed Alfano). “Nutro un evidente rispetto nei confronti dei miei elettori - spiega Berlato – ma sento anche forte il dovere di avvisare il Presidente del Consiglio ed il Segretario nazionale del mio Partito di quali siano gli effetti devastanti sul nostro elettorato causati dalle iniziative e dalle esternazioni ad opera dei sopracitati rappresentanti del Governo”.
“Ribadendo quanto richiesto con lettera a firma di tutti i miei colleghi al Parlamento europeo datata 21 settembre 2010 – scrive Berlato - non solo nel mio ruolo di Deputato italiano al Parlamento europeo e di vice Capo vicario della delegazione italiana del Popolo della Libertà nel Partito Popolare Europeo, ma soprattutto nel mio ruolo di Presidente dell'Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale - Onlus, sono nuovamente a chiedervi di intervenire, affinchè le sia pur legittime posizioni e convincimenti personali dei sopracitati esponenti del Governo non possano essere interpretate come posizioni di tutto il Governo e della maggioranza che lo sostiene".