Si sono riuniti 300 cacciatori all'incontro bergamasco organizzato venerdì scorso dal Movimento politico-culturale Civiltà Rurale Caccia Ambiente per parlare della situazione calendario e deroghe lombarde e delle relative proposte presentate in Regione.
In anticipo sull'assemblea costituente, in programma per sabato 16 luglio alla Camera di Commercio di Brescia, i fondatori del movimento annunciano che fonderanno un proprio partito già a partire da quella riunione, “se Governo e Regione continuano a ignorare le nostre richieste” si legge sull'Eco di Bergamo.
Il movimento, che conta già 8 mila tesserati e l'adesione di alcune associazioni venatorie, intende far sentire il proprio peso elettorale e stimolare l'opportuna revisione della 157 del ‘92 ed in particolare per la Lombardia, l'approvazione della caccia in deroga, non applicata dal 2010, anche se, per il mondo venatorio, vi sono tutti i requisiti per poterlo fare. Si chiede poi la modifica della legge Regionale 26/93, dei piani faunistici provinciali nonché delle aree SIC e ZPS.
"Il pensiero unanime - si legge in un comunicato stampa di Crca - è che ormai il sistema dei partiti voglia gradualmente vietare l’esercizio venatorio o limitarlo a tal punto da renderlo impraticabile se non a chi può recarsi all’estero ove i cacciatori sono considerati e bene accetti. L’unica strada da percorrere è quindi quella di un nuovo soggetto politico che raccolga le istanze degli agricoltori, allevatori, cacciatori, pescatori, amanti dell’attività all’aria aperta e delle tradizioni e valori collegati alla civiltà rurale. Di qui il nostro appello a tutti i cacciatori lombardi affinchè confluiscano a Brescia e facciano sentire civilmente il loro peso e le loro ragioni".