Un comunicato della Regione Marche rende noto che la nuova Legge Regionale sulla caccia è stata approvata a maggioranze con i voti contrari dei Consiglieri Marangoni (Libertà e territorio), D'anna e Binci e l'astensione dei Consiglieri Acacia Scarpetti, Eusebi (Idv), Cardogna e Traversini (Pd) . L'Assessore all'Agricoltura, Paolo Petrini, a chiusura del dibattito in aula, ha definito il lavoro svolto molto impegnativo che ha portato a risultati importanti come l'istituzione dell'Osservatorio faunistico regionale che da scientificità sul calendario venatorio. Molte funzioni prima sospese, ha spiegato Petrini, sono finalmente attribuite e definite in capo agli Atc dove sono rappresentati tutti i soggetti interessati. Con questa legge - ha aggiunto - si potrà anche risolvere il problema degli ungulati il cui regolamento è già stato approvato dalla Giunta e arriverà presto in Consiglio regionale. Su questo atto, nonostante le polemiche, secondo l'assessore c'è ampia condivisione.
Le novità principali sono state esplicate dal relatore di maggioranza Fabio Badiali (Pd). Alla Regione spetta l'indirizzo, la pianificazione e il controllo delle attività venatorie. Alle province sono riservate le funzioni amministrative inerenti la protezione della fauna, la gestione territoriale e faunistica, il controllo dell'attività gestionale svolta dagli Atc. Questi ultimi hanno il compito della gestione della fauna nel territorio di competenza. Sono inoltre introdotte nuove disposizioni inerenti la definizione di territorio agro- silvo- pastorale, soggetto a pianificazione faunistico venatoria che viene poi determinata nel piano faunistico delle Province, adottato ogni cinque anni sulla base dei criteri e indirizzi approvati dal Consiglio regionale su proposta della Giunta. Altro elemento importante è l'istituzione dell'Osservatorio faunistico venatorio che fornisce informazioni di carattere tecnico scientifico in merito alla fauna selvatica di interesse venatorio e naturalistico.
Ulteriore significativa innovazione, rispetto alla disciplina è l'approvazione da parte dell'Assemblea legislativa regionale della proposta di calendario venatorio formulata dalla Giunta. Le province consolidano la propria funzione di salvaguardia della fauna, adottando i piani faunistico – venatori e provvedono a istituire le oasi di protezione, le zone di ripopolamento e cattura, i centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica. Le Province inoltre svolgono una funzione di controllo sull'attività di gestione degli Atc. E' introdotta una normativa specifica per gli ungulati che sarà parte degli articoli del regolamento specifico che sarà predisposto dalla Giunta.