"La Federcaccia Umbra sta valutando seriamente se continuare o meno a partecipare alle Consulte Regionali, visto che le decisioni assunte dalla Regione risentono di incontri con gruppi o singoli soggetti fuori dalle sedi ufficiali". Così si legge nel comunicato stampa di Fidc Umbria, che puntualizza la contrarietà "praticamente su ogni scelta" (tranne colombaccio cacciabile già dal 18 settembre e preapertura alla tortora) del calendario venatorio. Non aver concesso l'apertura sin dal primo giorno utile di settembre per Fidc è limitante rispetto alle regioni limitrofe e rende difficili gli accordi interregionali sulla mobilità. L'associazione fa poi notare che la Regione "non ha mosso un dito in direzione della scientificità", pertanto annuncia che
avvierà in forma autonoma un'approfondita raccolta dati (tramite appositi moduli consegnati ai cacciatori) per tutte le specie cacciabili, anche per quelle in deroga, "i cui risultati verranno debitamente pubblicizzati".
Critiche anche sull'apertura del cinghiale al 18 settembre, che per Fidc Umbria non serve a contenere i danni (occorre lavorare sui piani di gestione), né a diversificare la pressione venatoria sulla stanziale, visto che - fa notare Fidc, non esiste certo l'obbligatorietà della battuta. Anzi, sarà fonde di nuove preoccupazioni dovute alla pericolosità di avere la massima presenza di cacciatori fin dal primo giorno di caccia, alcuni con fucili caricati a palla o con carabine. Per questo l'associazione invita a valutare attentamente la possibilità di rivedere i tempi dell’apertura della caccia al cinghiale, prendendo in considerazione le nostre proposte più volte espresse nelle sedi ufficiali.
"Purtroppo la Regione - chiude Fidc Umbria - ha ascoltato singole associazioni (Enalcaccia), o singoli individui che, da mesi, portano avanti proposte inaccettabili, che hanno come solo obiettivo la divisione del mondo venatorio. Inoltre l’Assessore Cecchini ci deve spiegare le motivazioni che la hanno indotta a formulare i tempi dell’addestramento cani, una decisione assolutamente incomprensibile, priva di qualsiasi fondamento tecnico che va contro alle giuste aspettative degli stanzialisti".