“Il testo approvato è stato cambiato rispetto a quello licenziato dalla III Commissione di cui faccio parte”. E' la denuncia del consigliere regionale del Pd Gino Traversini, rispetto all'approvazione in aula della legge su caccia e tutela della fauna. Il consigliere parla di modifiche importanti ad alcuni articoli, in particolare per effetto di un emendamento presentato da Mirco Carloni che ha ripristinato il limite di due Atc per provincia, negando così il confronto già innescato per la realizzazione di un eventuale terzo Atc nell'entroterra pesarese.
“In un possibile aumento delle ATC – sottolinea Traversini, rispondendo alle motivazioni avanzate dall'autore dell'emendamento- non ci sarebbe aumento dei costi, visto che nella legge è previsto il Revisore unico e che ci sono molti enti pubblici dell’entroterra disposti ad ospitarne la sede. Quindi non si è voluta dare la possibilità ai cacciatori e agli agricoltori dell’entroterra di gestire il proprio territorio”. “Questa chiusura sul numero - continua il consigliere - avviene proprio in un momento in cui all’ATC viene aumentato il ruolo per quanto riguarda la gestione della caccia e il pagamento dei danni . E mentre nelle Marche si impedisce l’apertura del dibattito locale mi viene spontaneo il confronto con regioni come Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e Toscana che hanno una media di 5 ATC per provincia”.
"Voglio anche sottolineare - continua il consigliere - il comportamento dei membri del PDL che prima hanno approvato o non si sono opposti all’art 14 in commissione e poi hanno fatto l’esatto contrario in aula. Singolare anche il comportamento del capogruppo PD Ricci prima della votazione è intervenuto a favore di due soli ATC. Comunque mi sento di ringraziare l’Assessore Petrini che mi ha sostenuto insieme ad altri 13 colleghi".