Sceglie un'immagine suggestiva e di grande significato la Federazione Nazionale della Caccia per la sua nuova campagna tesseramento 2011 - 2012: il frullo di una beccaccia appena liberata da un gruppo di cacciatori che ne hanno appena rilevato i dati biometrici ed effettuato l'inanellamento.
A testimoniare l'importanza e la direzione sempre più marcata dell'associazione verso la ricerca e la scientificità dei prelievi, Federcaccia, rivolge l'attenzione verso la raccolta dei dati a partire dal singolo cacciatore, vista come elemento fondamentale per la caccia di domani, perché “una migliore gestione vuol dire anche una caccia migliore”. “Di questo la Federcaccia è fortemente convinta – si legge nel comunicato dell'associazione - e non a caso si è dotata di uffici tecnico gestionali per la raccolta e l’impiego dei dati relativi alla fauna stanziale e migratoria ed è impegnata in progetti e ricerche di studio che vanno dalla pavoncella all’allodola, dai turdidi alla beccaccia, dal beccaccino al frullino, dal controllo delle specie opportuniste ai ripopolamenti. Dati che – sottolinea la Federazione - sono stati già più volte utilizzati e ancor più lo saranno per sostenere le legittime richieste del mondo venatorio e per aiutarlo nei piccoli e grandi confronti di ogni giorno”.
Per Federcaccia quella di oggi è “una caccia, che senza rinnegare le proprie radici si deve basare su solidi fondamenti scientifici e biologici, per dimostrare non solo di essere una attività pienamente sostenibile, ma la forma migliore di difesa della biodiversità, degli equilibri naturali e dell’ambiente”.