Approvato all'unanimità il regolamento sulla caccia al cinghiale in provincia di Foggia. “Uno strumento operativo – commenta l'Assessore alla Caccia Savino Santarella - di cui da tempo si avvertiva la necessità e che è stato oggetto di una lunga fase di confronto con le associazioni venatorie, che ne hanno condiviso l’impianto e le finalità.
Il regolamento – precisa una nota della Provincia - dispone la creazione di “Comprensori Faunistici Omogenei”, in cui sarà delimitata – a partire dalla stagione venatoria 2011-2012 – la zona destinata alla caccia del cinghiale. I 18mila 670 ettari di terreno saranno suddivisi in tre comprensori che a loro volta saranno divisi in 21 distretti nei quali sono individuate 48 zone sulle quali realizzare gli interventi di gestione della specie. Il comprensorio “A” sarà di complessivi 6mila 105 ettari e sarà costituito da territorio montano e pedemontano; il comprensorio “B” si estenderà per 6mila 125 ettari di terreno quasi esclusivamente montano; il comprensorio “C” sarà formato da 6mila 350 ettari di terreno interamente montano.
Nei comprensori la caccia al cinghiale sarà consentita soltanto con il metodo della “battuta” o “braccata” e concessa alle sole squadre regolarmente autorizzate dalla Provincia ed iscritte nell’apposito registro dell’Ente. In tutti i tre comprensori, inoltre, alle squadre che ne faranno richiesta potrà essere assegnata una zona di un distretto in cui praticare in esclusiva la caccia al cinghiale, che sarà comunque consentita nei soli giorni di mercoledì e domenica.
La Provincia si doterà poi di un registro annuale delle squadre abilitate alla caccia al cinghiale, cui sarà possibile iscriversi attraverso la compilazione di un apposito modello da consegnare entro e non oltre il 31 luglio di ogni anno. Allo stesso modo il regolamento individua in maniera rigida le tecniche di caccia ammesse, come ad esempio il solo munizionamento “a palla” e la composizione delle squadre, che dovranno andare da un minimo di 10 ad un massimo di 25 cacciatori, che potranno abbattere non più di 3 cinghiali per ogni giornata di caccia per un totale di 15 esemplari nell’intera stagione venatoria. "Finalmente si chiude la lunga stagione di “deregulation” che ha contraddistinto questo tipo di caccia – conclude Santarella – che adesso sarà possibile difendere all’insegna dei principi del rispetto dell’ambiente e delle caratteristiche agricole e faunistiche della Capitanata".