Preso atto dell'
emergenza cinghiali (270 le richieste di indennizzo dall'inizio dell'anno), la Provincia di Teramo ha proposto un
piano pluriennale per affrontare la situazione e permettere interventi di
selezione degli ungulati anche all'interno delle aree protette. La decisione è emersa a seguito dei lavori del tavolo istituzionale che ha coinvolto anche Prefetto ed Ente Parco, oltre che le associazioni agricole e venatorie e i tecnici della Provincia.
La Provincia intende cominciare dall’istituzionalizzazione di un “Tavolo emergenza cinghiali”, organismo composto da tutti gli enti e dai portatori di interessi coinvolti e con funzioni preminenti di programmazione e indirizzo politico. “Il passo successivo – si legge nella nota della Provincia - sarebbe la nomina di un gruppo ristretto di esperti che, entro il dicembre prossimo, dovrà elaborare un protocollo d’intesa tra Provincia ed Ente Parco per le modalità di utilizzo dei selecontrollori e per la definizione degli interventi di contenimento nell’arco di cinque anni.. La “task force” di esperti dovrà, inoltre, coordinare e controllare gli interventi e riferire al Tavolo istituzionale producendo dei report trimestrali.
Ma le speranze degli agricoltori, che hanno ribadito la necessità di partire subito con il contenimento della specie, restano disattese, visto che – come puntualizza la Provincia - la fase operativa vera e propria avrà inizio nel gennaio del prossimo anno con la redazione di un censimento della specie per dare corso, fra marzo a giugno 2012, agli abbattimenti; mentre da luglio a settembre sarebbe effettuata la fase di raccolta dati e di verifica dei risultati degli interventi.