A legittimare le "l
ezioni dei cacciatori" a Nave (Bs), dove da tempo l'
Anuu Migratoristi organizza escurisioni didattiche nella natura per i bambini, è intervenuta alcune settimane fa
una delibera che ha impegnato il comune a promuovere questo genere di iniziative. Ora ad opporsi è il gruppo consiliare di
Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) che non trovando nulla da ridire su quanto organizzato dai cacciatori, si appella al puro pregiudizio ideologico.
Pur ammettendo che il progetto di educazione ambientale dei cacciatori si sia svolto “in modo corretto e in linea con gli obiettivi di educazione all'ambiente che l'iniziativa si prefiggeva”, come emerso dalla relazione del Collegio dei docenti della scuola elementare di Nave, Sel si dissocia dalla delibera approvata dal Consiglio comunale. “Siamo convinti – dichiarano gli esponenti di Sel su Brescia Oggi, auspicando che in tali progetti siano coinvolte solo le associazioni ambientaliste- che la presenza stessa di un'associazione di cacciatori in un processo educativo possa legittimare presso i ragazzi la pratica cruenta e violenta della caccia addirittura come attività sportiva e/o ecologica”.
“Abbiamo confermato il progetto della precedente Amministrazione che è stato voluto dalla scuola stessa - replica sul quotidiano il sindaco di Nave Tiziano Bertoli -. Con la delibera ribadiamo l'intenzione di sviluppare la collaborazione con tutte le associazioni del territorio disponibili a parlare di ecologia e ambiente. Adesso sta alla scuola elaborare un programma, così come è stato fatto anche nell'ultimo anno scolastico”.
All'opposizione ideologica di Sel risponde Andrea Trenti, responsabile Cacce Tradizionali dell'Anuu Migratoristi e tra i promotori delle lezioni a Nave: “mai e poi mai abbiamo parlato di armi, di caccia o, come ci accusa qualcuno, abbiamo fatto proselitismo tra i bambini. Con la nuova amministrazione ci siamo messi a disposizione per altre iniziative legate all'ambiente” ha dichiarato ricordando che il 7 e il 30 aprile scorsi è stata organizzata una gita nei boschi locali per illustrare a due classi elementari le particolarità della flora e della fauna e per parlare loro di cultura e tradizioni rurali. Oltre ai cacciatori c'erano il comandante della Forestale, Gianpietro Corti, e un tecnico botanico. Trenti ricorda che sono diverse le iniziative realizzate sul territorio a difesa dell'ambiente, con il coinvolgimento dei più giovani e delle famiglie.