“La Provincia di Terni, con Delibera di Giunta n° 135 del 27 luglio 2011, comunica che la quota d’iscrizione all’A.T.C. 3 Ternano-Orvietano per i cacciatori residenti in Umbria, a partire dalla stagione venatoria 2011/2012, è fissata in € 51,65”. Con questo scarno comunicato, inviato per conoscenza alle Associazioni venatorie - commenta un comuncato di Anlc Umbria - il Presidente dell’A.T.C. 3 ci “prega” di girare la gradita notizia agli iscritti, con la raccomandazione altresì di far effettuare il versamento integrativo a coloro che, nel rispetto dei termini fissati per legge, la “vecchia, cara e insufficiente quota ” l’avevano già pagata.
Anlc Umbria fa notare che mentre le istituzioni "hanno il potere di chiedere il rispetto delle leggi promulgate", si arrogano il "privilegio di interpretarle a soggetto e modificarle “d’ufficio” a seconda della convenienza". E' infatti l’articolo 11, comma 6, della L.R. 14/94, sostituito con L.R. 7/2002, che stabilisce che - puntualizza Anlc Umbria - “la partecipazione economica (intesa come quota d’iscrizione agli Ambiti) è determinata d’intesa fra le Province, sentiti i Comitati di Gestione degli A.T.C.”
"La proditoria decisione di Provincia e A.T.C. ternani provocherà, ne siamo certi - continua Anlc - analoga risposta di Provincia e A.T.C. perugini, costringendo pertanto i cacciatori residenti anagraficamente a Terni a pagare € 51,62 anche per iscriversi negli A.T.C. 1 e 2, lo stesso importo quindi richiesto a un cacciatore residente anagraficamente a Perugia per iscriversi nell’A.T.C. 3 Ternano-Orvietano".
La Libera Caccia dell’Umbria si è opposta con voto contrario "al non necessario aumento della quota, le posizioni sul tema delle altre Consorelle - conclude la nota - non sta a noi riferirle e giudicarle…ci pensino i rispettivi iscritti!!!".