Sono milioni gli storni, ormai specie stanziale, che in Toscana minacciano gli oltre 61 mila ettari di vigneti e le 18 milioni di piante di olivo, eccellenze della produzione agroalimentare locale. Lo dice in una nota la Coldiretti regionale, ritenendo insufficienti le misure di contenimento che la Regione potrebbe mettere in atto per limitare i danni.
Per la principale organizzazione agricola l'unico modo per evitare il proliferare dei danni è quello di optare per la caccia in deroga. I danni denunciati lo scorso anno ammontano a 160 mila euro ma - sottolinea Coldiretti - "sono solo una piccolissima parte dei danni effettivamente subiti. A raffreddare le richieste di danni il complicato e farraginoso iter burocratico e la tempistica dei rimborsi: ci possono volere anche 12-14 mesi per ottenerli”.
Coldiretti sollecita la decisione già dala prossima Giunta regionale – in agenda il 1 agosto - quando sarà discussa la delibera che prevede misure contro gli storni. “Non è possibile più - scrive - affrontare il problema con rimedi dolci, o come nel 2010, senza nessuno dei rimedi. Gli storni hanno conquistato le campagne toscane e stanno compromettendo la prossima stagione del vino e dell’olio. Non saranno i cannoncini, e misure di dubbia efficacia a fermare la loro furia. C’è da evitare un vero e proprio saccheggio delle nostre campagne”.