“Attaccano l’Ispra per coprire le loro responsabilità e le loro sconfitte”: E' quanto sottolinea l’Arcicaccia con una nota a commento del comunicato diramato da Face Italia sull'Ispra, accusata di un atteggiamento censorio anziché di consulenza scientifica rispetto ai provvedimenti proposti da Province e Regioni. “Di fronte alle difficoltà, soprattutto in questo complesso periodo di emanazione dei calendari venatori, – si legge nell'intervento dell’Arcicaccia – vorrebbero spostare l’attenzione su altro e tentare di salvarsi ancora in ‘calcio d’angolo’ con l’obiettivo di recuperare associati sulle promesse demagogiche ed irrealizzabili”.
“Attaccano l’Ispra - continua Arcicaccia - con roboanti chiacchiere, incapaci di presentare un solo dato scientifico che possa essere giudicato tale. Piangono ora sul latte versato dopo che alcuni di loro hanno esultato per i tavoli di concertazione, hanno stretto accordi (come è riscontrabile da documenti accessibili) e poi li hanno rinnegati il giorno dopo per esigenze di bottega. Alle Regioni e alle Province, di contro, l’Arcicaccia chiede di non partecipare al balletto della strumentalità e della demagogia ma di dare certezza di diritto ai cacciatori emanando calendari non impugnabili, rispettosi delle leggi e delle indicazioni della scienza e delle direttive europee”.