Dopo tredici anni di precariato e gli ultimi 27 mesi senza occupazione, finalmente ha un lavoro. Lo racconta Pasquale Cinqugrana in un lungo intervento che funge da ringraziamento e simbolico abbraccio agli amici cacciatori, che lo hanno sostenuto in mille modi con telefonate, mail e messaggi di conforto dopo il suo sfogo esternato in un intervento sul web.
Non si sarebbe mai aspettato di scatenare lo spirito di appartenenza di una comunità in cui i valori della solidarietà e dell'aiuto reciproco sono ancora cosa sentita e reale, ma è proprio quello che è successo . In quei gironi – racconta Pasquale - “si scatenò una gara, fra chi nel suo piccolo poteva fare o dire qualcosa. Un caro amico a sua volta scrisse un appassionato articolo sulle mia vicenda personale, qualcuno si offerse comunque di farmi andare a caccia a sue spese. Altri ancora incominciarono a lavorare in silenzio senza dire nulla per non dare adito a inutili illusioni, contattandomi solo quando ritenevano che qualcosa potesse accadere realmente”. Il lavoro vero e proprio è arrivato da Caccia Ambiente, grazie all'interessamento personale dell'Avv. Angelo Dente. Ma per l'amico Pasquale, quanto è successo è qualcosa di meraviglioso, che non fa altro che dimostrare che più si è uniti, più si riesce ad operare verso obiettivi concreti.
E il pensiero va alla situazione generale del nostro paese. “Mi preme sottolineare – chiude la sua lettera Pasquale Cinquegrana - che in Italia ci sono migliaia e migliaia di famiglie ex monoreddito, con l'acqua alla gola una volta venuta a mancare quell'unica fonte di reddito. Per dx, sx e centro pensate ancora a stare li a litigare come tante zitelle inacidite? Non tutti hanno la fortuna di appartenere (come il sottoscritto) ad un gruppo di persone portatori di cultura, solidarietà e di tutti quei valori antichi che si tramandano di padre in figlio, come può essere il mondo rurale e della caccia ad esso connesso. Sarebbe il caso che incominciaste anche voi a lavorare di comune accordo, per il bene dell'Italia intera”.