'Il calendario venatorio del Lazio, promulgato dall'Assessore Birindelli e dalla presidente Polverini e' fuori legge". Non ha mezze parole la nota dei Verdi del Lazio che annuncia il prossimo ricorso contro il calendario appena emanato dalla Regione. Tra le parti più contestate la norma che prevede la caccia nei siti di interesse comunitario di Rete Natura 2000, per cui, secondo Legambiente manca la Valutazione di Incidenza
''Come Verdi del Lazio - dicono - abbiamo immediatamente dato mandato ai nostri legali di valutare un ricorso al Tar, per bloccare l'ennesimo calendario venatorio esclusivamente a favore dei cacciatori e non delle esigenze della fauna, dell'ambiente naturale e dei tanti cittadini che vogliono frequentare i boschi senza correre il rischio di essere impallinati''.
Annuncia prossimi provvedimenti legali anche Legambiente Lazio, secondo cui l'Assessore Birindelli avrebbe in tutto e per tutto accolto le richieste del mondo venatorio. "Nel calendario il periodo di caccia, rispetto all'anno scorso, è stato prolungato: nel 2011/2012 si potrà cacciare dal 18 settembre al 30 gennaio, con ben 10 giorni in più rispetto all'anno scorso - commentano da Legambiente -. Ciò significa che specie come i tordi, la beccaccia e la starna -quest'ultima tra l'altro praticamente estinta nella nostra regione- potranno essere cacciate fino al 30 gennaio, anziché fino al 20 gennaio come consigliato dall'ISPRA e chiesto da Legambiente, e come inizialmente previsto dal calendario venatorio dello scorso anno. Il parere dell'ISPRA poi è stato totalmente bypassatoanche a proposito dell'addestramento dei cani: laddove si definiva “prematura” l'apertura al 28 agosto, è stato deciso di aprire il periodo di addestramento proprio dal 28 agosto".