Avviato il procedimento amministrativo in Veneto per la regolamentazione della caccia in deroga. La Giunta regionale ha infatti approvato la proposta presentata dall'Assessore Daniele Stival, che ora dovrà passare all'attenzione della quarta Commissione consiliare prima di poter essere licenziata (a settembre) dal Consiglio regionale. Il provvedimento ricalca sostanzialmente la regolamentazione adottata per la passata stagione venatoria, alla luce del fatto che quest’ultima è stata ritenuta dal TAR del Veneto conforme all’ordinamento comunitario.
“Anche quest’anno – sottolinea Stival – abbiamo varato un regime di caccia in deroga rispondente a tutte le normative vigenti, ed in grado di rispondere alle esigenze del mondo venatorio. Ai cacciatori chiediamo solo un segnale di responsabilità, applicando rigorosamente le disposizioni relative al monitoraggio degli abbattimenti”. “Abbiamo parallelamente avviato – conclude l’Assessore – un’interlocuzione con la Commissione Europea in quanto è nostra intenzione consolidare i buoni risultati conseguiti e voltare pagina definitivamente rispetto alle gestioni della materia che sono state oggetto di condanna da parte della Corte di Giustizia Europea”.
Il provvedimento adottato oggi dalla Giunta e trasmesso al Consiglio per il necessario parere, indica la cacciabilità dal primo ottobre al 31 dicembre per lo storno (limite massimo stagionale di prelievo 100 capi), il fringuello (100 capi), la peppola (30 capi), il frosone (30 capi) e la pispola (50 capi); e dal primo al 30 ottobre per il prispolone (50 capi).