La Provincia di Siena ha approvato le disposizioni del calendario venatorio relative alla selvaggina stanziale e migratoria, prevedendo una giornata di preapertura (1 settembre) per la caccia da appostamento a tortora, colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia nera. Sempre nella stessa giornata nelle aree allagate, si potrà sparare - se la Regione approverà le richieste provinciali - in appostamento fisso alzavola, germano reale e marzaiola, dalle ore 6 alle ore 19. La prossima settimana, si legge nella comunicazione della Provincia di Siena, dopo la riunione del Tavolo con le associazioni venatorie, ambientaliste e Atc, la Provincia definirà anche modalità e tempi per la caccia al cinghiale. Entro la fine del mese di agosto, l’amministrazione provinciale provvederà a diffondere il calendario completo della stagione venatoria 2011 – 2012.
Entro la prossima settimana la Provincia di Siena definirà modalità e tempi per la caccia al cinghiale
L’apertura generale è fissata per domenica 18 settembre. La caccia al fagiano è consentita, nel territorio sottoposto a gestione programmata, dal 18 settembre fino al 31 dicembre 2011. La caccia alla lepre è consentita dal 18 settembre all’8 dicembre 2011 e può essere effettuata anche nella forma della battuta con un massimo di quattro partecipanti. Dal 1° al 30 gennaio 2012 è consentita la caccia su tutto il territorio provinciale esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo, al quale si dovrà accedere con il fucile scarico, smontato o in custodia.
Nello stesso periodo la caccia vagante con l’uso del cane (esclusivamente da ferma e da cerca) è consentita, solo alla beccaccia, all’interno delle superfici boscate, ricadenti all’interno dell’area vocata per il cinghiale con esclusione delle aree poste all’interno delle ZPS. Sempre dal 1° al 30 gennaio 2012 su tutto il territorio provinciale è consentita la caccia alla volpe nella tradizionale forma in battuta, con un minimo di otto partecipanti, previa comunicazione alla Provincia dell'avvenuta costituzione della squadra e della designazione del responsabile e nel rispetto delle indicazioni emanate dagli ATC. Nei periodi in cui è consentita la caccia da appostamento, ai fini del recupero della selvaggina, è consentito l’uso del cane che ha particolari attitudini al riporto, sotto il diretto controllo del proprietario o del conduttore, entro un raggio di 150 metri dall’appostamento stesso, ma con l’obbligo di rimanere sempre ad una distanza non inferiore a metri 50 da altri appostamenti dai quali contemporaneamente esercitata l’attività venatoria. La caccia alla pernice rossa e alla starna è vietata su tutto il territorio provinciale ad eccezione delle Aziende Agrituristico Venatorie.