Si svolgerà venerdì 12 agosto a Messina a partire dalle ore 10 la manifestazione di protesta organizzata dal coordinamento regionale di
Caccia Ambiente per sollecitare il Comitato Faunistico Venatorio, che si riunirà il 16 agosto a modificare decisioni che "rischiano di dare un
colpo di grazia alla caccia in Sicilia visto che apertura e chiusura della stagione venatoria sono state ridotte in maniera subdola unitamente ad ulteriori riduzioni del territorio cacciabile".
"La politica anticaccia di Raffaele Lombardo e compagni di merende è dettata a svendere il cacciatore siciliano al più meschino degli ambientalisti" scrive Caccia Ambiente, che mette l'accento sulle ricadute economiche di disposizioni così restrittive che potrebbero portare molti a non rinnovare la licenza con conseguenze negative per il settore. I cacciatori siciliani - spiega la nota di Caccia Ambiente - uniti protesteranno presso l'imbarcadero della Caronte di Messina dando solo un assaggio del disagio che dopo il 16 agosto, qualora il nostro appello non venisse recepito, con analoga protesta, taglierà in due parti l'Italia delle vacanze e del rientro a casa. Gli Italiani tutti ci perdoneranno - si legge nella nota - ma qui non è in gioco solo una passione ma tanti e irrimediabili posti di lavoro. La protesta verrà sostenuta, perché in tal senso coordinata con il delegato regionale Calabria, in maniera analoga nella stessa ora dai "cugini" cacciatori calabresi presso l'imbarcadero di Villa S. Giovanni".
Per Caccia Ambiente occorre la presenza di tutti i cacciatori: "tutti presenti con fodero di fucile alle spalle e con cani al seguito. Lo chiede la passione venatoria, lo vuole la base dei cacciatori, lo impone la nostra dignità". Il partito fa sapere che delle Associazioni Venatorie invitate a partecipare alla protesta utilizzando i loro canali di comunicazione hanno già aderito il CPA Sicilia e la Siciliana Caccia".