Nessun allarme per l'Italia rispetto alla trichinellosi, malattia che colpisce la fauna selvatica e pericolosa anche per l'uomo, ma tenere alta la guardia è un dovere di tutti. La Provincia di Benevento in tal senso ha annunciato che, in conformità alle sollecitazioni ricevute in sede europea, ha deciso di confermare per la prossima stagione venatoria 2011/2012, l’attività di monitoraggio, già avviate lo scorso anno, con la collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici.
Durante un incontro in Provincia, cui hanno preso parte anche le associazioni venatorie, i veterinari dell'Istituto hanno evidenziato come il numero di campioni (cioè i prelievi di tessuto della fauna abbattuta da sottoporre a controllo), pervenuti nella passata stagione venatoria, a seguito della prima campagna di monitoraggio, non sono stati sufficienti ad elaborare dati significativi dal punto di vista scientifico per la valutazione della presenza dell’infezione sul territorio sannita. Più precisamente, i campioni raccolti nel Sannio hanno costituito circa il 16% del totale dell’intera regione. Per questo è stata sottolineata l'esigenza di un maggiore coinvolgimento dei cacciatori, attraverso un programma di incontri da tenersi dalla fine del mese di agosto da tenersi sul territorio, per consentire la partecipazione con la raccolta campioni e la consegna presso le strutture sul territorio dell’Asl.
Nel corso di questi incontri, l’assessore Aceto, oltre alle problematiche sugli aspetti sanitari della fauna, si propone di divulgare e chiarire alcuni aspetti del regolamento per la gestione faunistica venatoria del cinghiale, approvato dal consiglio provinciale e che sarà operativo a partire dalla stagione venatoria 2012/2013, nonché di recepire suggerimenti finalizzati all’aggiornamento del nuovo Piano Faunistico Venatorio della Provincia.