Già prima dell'emanazione del calendario venatorio aretino, la delegazione toscana del Cpa aveva provveduto a richiedere l'intervento della Regione rispetto all'incomprensibile chiusura al 15 gennaio del prelievo della beccaccia, segnalando il contrasto con la legge sul calendario regionale e con la 157/92. Nella sua risposta la Regione richiama all'esclusiva competenza dello Stato nella determinazione dei periodi di caccia (l'art. 18 della 157 stabilisce il prelievo della beccaccia dalla terza domenica di settembre fino al 31 gennaio), ricordando che l'eventuale possibilità introdotta con la Comunitaria di modificare tali periodi spetta alle Regioni e alle Province autonome.
Il provvedimento non è nemmeno auspicabile da un punto di vista etico, osserva Maurizio Montagnani, Presidente dell'Associazione toscana, visto che, come emerso durante l'ultimo convegno scientifico sulla specie (Parma, 24 – 25 giugno 2011), la beccaccia si trova in ottima salute e non è interessata alla migrazione prenuziale nel mese di gennaio. Uno studio sulle gonadi di alcuni esemplari ha stabilito infatti che sino alla fine di febbraio non si manifestano impulsi ormonali che possano indurre gli animali ad iniziare la migrazione, tanto che – sottolinea Montagnani – la Francia e la Spagna indicano come periodo cacciabile anche il mese di febbraio. n una lettera inviata alla Provincia, Montangani chiede che vengano fornite dimostrazioni scientifiche rispetto a tali limitazioni, una risposta dovuta ai cacciatori aretini e richiesta da oltre un anno.
Cpa fa inoltre notare come su questa posizione sia mancato – almeno in prima battuta - l'appoggio delle associazioni riconosciute. Ora le associazioni venatorie fanno comunque fronte unico. La Federcaccia Regionale che ha espresso una posizione forte e determinata, così come la Libera Caccia che ha ipotizzato un ricorso al Tar e un contributo è arrivato anche da tutte le altre consorelle, con lettere di protesta e raccolta firme. Un po' tardi per il Cpa ma comunque un segnale positivo affinchè si possa portare avanti iniziative comuni a favore della caccia e dei cacciatori aretini. Montagnani fa sapere che il Cpa ha incaricato il suo ufficio legale di valutare se esistono gli estremi per un ricorso in via amministrativa verso il calendario provinciale di Arezzo , o se sono state violate norme o regolamenti , in tal caso avviare una azione giudiziaria .