Arianna Aradis, Tecnico Ispra, esperta di radiotelemetria terrestre e satellitare, inanellatrice e studiosa della Beccaccia, durante il convegno internazionale di Parma ha presentato il nuovo Progetto di monitoraggio della Beccaccia lanciato dall’Ispra e rivolto a tutte le amministrazioni.
Nell’arco degli anni che vanno dal 1993 al 2008, ha detto la studiosa, sono state inanellate, nella tenuta di Castelporziano, 1130 Beccacce, di cui 307 Adulti e 703 Giovani. E' stato inoltre rilevato che in questi anni di studi condotti nella Tenuta di Castelporziano, che si estende per ben 6000 ettari, che i giovani spaziano molto di più alla ricerca dei luoghi di pastura mentre gli adulti individuano molto prima le aree migliori, fattore dovuto anche all’esperienza e alla conoscenza del territorio di svernamento.
Dall’analisi genetica condotta negli anni 2006-2008, su un campione di 220 Beccacce, è emerso che le Beccacce provengono in Italia da diverse aree geografiche d’Europa. E’ stata poi presentata un’iniziativa interessante, per approfondire gli studi genetici basata sulla raccolta di una penna della coda e conservarla in frigo in un’apposita provetta che può essere richiesta direttamente alla dott.ssa Aradis, (progetto di cui si parlerà prossimamente).
La dottoressa ha parlato anche dei problemi italiani sul monitoraggio satellitare, visto che nell’ Italia centro meridionale esiste un cono d’ombra della copertura del segnale, che non ci consente quindi di tenere sotto controllo il soggetto dotato di radio trasmettitore in queste zone. L’argomento sul radio trekking è servito anche per espliciatre come sia sempre molto attuale ed efficace procedere al tradizionale inanellamento del maggior numero possibile di Beccacce, per avere ed aggiornare i dati migratori in nostro possesso.
(Beccacciaiditalia.it)