Riceviamo e pubblichiamo:
Oggi, 24 agosto 2011, in riferimento alla mancata emanazione del Calendario Venatorio nei termini previsti dalla legge 33/97 R.S. (15 Giugno), Caccia Ambiente, sentito il responsabile del proprio Ufficio Legale, ha presentato querela per omissioni in atti d'ufficio nei confronti della Regione Sicilia e degli organi preposti alla suddetta emanazione.
La condotta irresponsabile dimostrata in questi mesi dai funzionari dell'Assessorato Agricoltura e Foreste, degna della peggiore delle burocrazie dei paesi sottosviluppati, ha causato un imbarazzante clima di incertezza che si è inevitabilmente ripercorso contro l'indotto economico legato all'attività venatoria.
Il carosello delle indiscrezioni, delle false promesse e delle riunioni-farsa non può essere avallato da questo Partito Politico che sicuramente non soffre di nessun timore reverenziale nei confronti di nessuna Istituzione governativa, meno che mai, nei confronti di quelle inottemperanti.
L'ennesima e speriamo ultima indiscrezione, che accredita una prossima apertura della stagione venatoria in Sicilia per il 3 Settembre 2011, non è una buona ragione per farci chiudere gli occhi e far finta di niente. L' atteggiamento inadempiente e superficiale dei funzionari regionali ha esposto comunque l'intero palinsesto della regolamentazione venatoria siciliana a facili ricorsi degli animalisti, aggiungendo in tal modo al danno una probabile beffa.
La querela si completa di una richiesta di risarcimento danni che stiamo stimando attentamente. Qualora venga dato esito positivo alla stessa, Caccia Ambiente ripartirà gran parte della somma equamente tra le Armerie presenti nel territorio siciliano.
Antonino Urpi
Caccia Ambiente Sicilia