In una lettera inviata ai vertici della Regione, le associazioni piemontesi Italcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Anuu Migratoristi e Arcicaccia si oppongono alla soppressione (approvata da una delibera di Giunta dello scorso giugno) di un comma della legge regionale che garantiva la rappresentatività di tutte le associazioni nei comitati di gestione di Atc e Ca (rotazione del Presidente ogni due anni tra quelli di tutti gli enti e le associazioni rappresentate) e ha favorito la nascita di una Federazione Ambiti Territoriali di Caccia.
Tale federazione – dicono le associazioni - non è riconosciuta in nessun articolo di legge nazionale o regionale, e in merito all'appoggio dei Comprensori alpini, mancherebbe l'avallo di alcuni Comitati di Gestione. “Siamo state defraudate dell’inviolabile ed intangibile diritto di rappresentanza (anche solo come uditori ) in seno ai Comitati di gestione, così come sancito dalla Legge 157/92 e dalla LR 70/96” dicono le associazioni, persuase sul fatto che il ricambio dei presidenti di turno favorisca una gestione tecnico – amministrativa di migliore qualità e trasparenza, proprio per l’innovazione di metodologie diverse, provenienti dalle varie Associazioni od Enti facenti parte dei Comitati di Gestione.
Le sopracitate associazioni pertanto chiedono alle cariche istituzionali in indirizzo, la sospensione dei “ Criteri ed indirizzi in ordine alla gestione della caccia programmata, approvati con DGR n 10- 26362 e successive modificazioni interne , sollecitano inoltre un incontro urgente con gli organismi in indirizzo, al fine di raggiungere un’intesa sulla delibera in oggetto.
(25/08/2011)
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