Riceviamo e Pubblichiamo
L’iter burocratico farraginoso e complicato scoraggia gli agricoltori.
Richiesto all’assessore Salvadori incontro tra agricoltori, cacciatori, ambientalisti e enti locali.
Coldiretti: “bene la deroga alla caccia allo storno, ma adesso il percorso obbligato è che Bruxelles lo inserisca tra le specie cacciabili”.
I danni provocati dallo storno in Toscana sono molto superiori rispetto ai danni dichiarati dagli agricoltori. Tra il dato certificato, ovvero quello denunciato dagli agricoltori, e quello effettivamente subito ma non denunciato, esiste un divario enorme alimentato dalla macchina della burocrazia e da un iter scoraggiante. Secondo Coldiretti Toscana i danni non denunciati, eppure subiti dagli agricoltori, sono anche cinque volte superiori rispetto ai 170 mila euro provocati nel 2010 e al 1,6 milione di euro degli ultimi 10 anni.
Un dato “irreale” a confronto dei milioni di esemplari di storno che hanno infestato, negli ultimi anni, tutta la Regione e che ogni giorno si alimentano a discapito dell’agricoltura e della biodiversità del territorio. “La priorità, insieme alla caccia in deroga attivata con successo dalla Regione Toscana, è l’inserimento della specie storno, da parte di Bruxelles, tra le specie cacciabili; – ribadisce Coldiretti Toscana – è l’unica soluzione per evitare che ogni anno, puntualmente, si ripropongano tensioni e conflitti tra chi è a favore e chi no. La Regione Toscana ha compiuto uno sforzo importante approvando la delibera visto che nel 2010, lo ricordiamo, la caccia in deroga non era stata possibile, e sta facendo pressioni sull’Unione Europea per modificare lo status dello storno in Toscana. Un percorso che condividiamo. Lo storno – ribadisce Coldiretti - è un problema serio, reale, come lo sono molte specie fuori controllo come i cinghiali, i daini, i cervi e i mufloni nell’Arcipelago Toscano. Purtroppo la burocrazia non ci aiuta a delineare il quadro reale del problema e non facilita l’agricoltore al momento della denuncia e della richiesta danni”. Coldiretti chiede che si torni a lavorare sulla semplificazione e sullo snellimento: “L’agricoltore è scoraggiato – analizza Coldiretti – nell’affrontare il percorso di richiesta danni. Insieme al tempo, e alle ore di lavoro che sono sottratte tra file agli sportelli e spiegazioni, deve far fronte a complicati meccanismi burocratici. Il risultato finale è che l’agricoltore non denuncia i danni di fatto distorcendo involontariamente la realtà”.
Da qui l’esigenza, oggi più che mai, di far sedere attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati per meglio gestire e coordinare le azioni a difesa delle produzioni agricole e della biodiversità della Toscana: agricoltori, cacciatori, ambientalisti e naturalmente gli enti locali. Un invito che la principale organizzazione agricola italiana rivolge all’Assessore all’Agricoltura, Gianni Salvadori con l’auspicio che si faccia promotore di un incontro da programmare nelle prossime settimane. “E’ un’azione necessaria – conclude Coldiretti rinnovando la richiesta – per affrontare un argomento delicato che non riguarda solo lo storno ma bensì tutte le specie presenti in Toscana che provocano danni alla nostra agricoltura. Gli agricoltori toscani non vogliono più subire danni”.