C'è confusione tra i cacciatori del comprensorio alpino Cuneo 1 per una norma chiede ad ogni cacciatore il pagamento di un pegno per il passaggio nelle aree protette. E' quanto prevede una delibera di giunta approvata lo scorso anno che impone l'autorizzazione al transito a tutti gli individui armati. Il che comporta tra scartoffie e carte da bollo l'esborso di circa 30 euro pro capite. Durante la scorsa stagione era bastata un'autorizzazione collettiva grazie ad un accordo tra il comprensorio e il Parco del Po, ma l'accordo stavolta non è stato stipulato.
I cacciatori interessati sono 360, per una somma totale che si aggira, secondo i calcoli del quotidiano TargatoCn, sui 10.800 euro. Questa bizzarria burocratica determinerà il pagamento della quota anche per il passaggio da un borgo e l'altro, visto che per esempio i due ponti che attraversano il Po a Paesana rientrano entrambi nell'area del Parco del Po.
La norma non esclude dal pagamento nemmeno le guardie venatorie, anch'esse sottoposte all'autorizzazione visto che si tratta di persone armate ma non facenti parte delle forze di pubblica sicurezza. Secondo il quotidiano la questione sta causando numerosi malumori tra i cacciatori e determinerà tensioni durante tutta la stagione.
(07/09/2011)
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