E' fortunatamente finita bene l'avventura vissuta due giorni fa da Silvio Pellegrino, cacciatore di Peveragno (Cuneo), che durante una passeggiata in montagna si è trovato a tu per tu con alcuni lupi, a suo dire non proprio amichevoli. Ora l'uomo, uscito indenne ma terrorizzato dall'esperienza, si appella alle autorità affinchè si allerti la popolazione e si raccomandi a residenti e turisti di non avventurarsi da soli in quei boschi.
La vicenda, riportata dal sito Ruralpini.it, è molto utile per capire che il problema lupi è tutt'altro che sotto controllo, visto che a quanto pare non è poi così difficile entrare in contatto con loro. "Frequento la montagna tutto l'anno, per sbinocolare, fare fotografie, mi piacciono la natura, gli animali", racconta il cacciatore, che si trovava in in località Folchi, nel comune di Vernante, a 30-35 minuti di cammino dalla propria vettura, quando due grossi esemplari sono apparsi sul sentiero che stava percorrendo.
Erano quasi le otto di sera. "Ho visto che mi seguivano - racconta il cacciatore -. Allora con il seghetto da potatura ho tagliato un bastone e ho provato a battere". Sembrava fosse bastato a farli scappare, ma dopo cinque minuti li ha visti risalire sopra il sentiero. "Hanno preso a passare sopra e sotto il sentiero, - racconta - sorpassandomi e aspettandomi, arrivando a una distanza di 30-40 metri e, quello che mi spaventava di più, guardandomi". Il cacciatore, ovviamente disarmato e con il cellulare fuori campo, ha cercato di rimanere calmo e di non fare movimenti bruschi, per non indurli all'attacco. “Avevo molta paura – dice - quando battevo (con il bastone e con le mani, ndr) vedevo i loro denti, non so se ringhiassero o se per la respirazione". “Sono convinto – aggiunge - che una persona non esperta fornendo involontariamente stimoli o segnali inappropriati avrebbe potuto scatenare l'attacco".
Finalmente il segnale è tornato sul telefonino e così Silvio ha potuto telefonare al fratello che ha avvertito prudentemente la Guardia venatoria del comprensorio di caccia. “Se fosse stato mio fratello al posto mio - dice - io gli sarei subito corso incontro con il fucile, lui è stato più freddo”. La guardia è arrivata quando Pellegrino era appena giunto alla macchina. “Non ho visto con così tanto piacere la mia macchina neppure quando l’ho comprata” confessa.
“Che fossero lupi di almeno due anni - sostiene Silvio Pellegrino - sono assolutamente certo, è lo stile della camminata che è impressionante, poi devo dire che mi sono preso uno spavento enorme avendoli visti per una trentina di volte a 30-50 metri di distanza. Mi ha impressionato il fatto che fossero tutt’altro che spaventati dalla mia presenza ed anzi che per quello che si poteva capire avessero atteggiamenti poco amichevoli. Sulla base della mia brutta esperienza mi appello alle autorità perché avvisino la popolazione e i turisti di non avventurarsi da soli, speciela mattina presto e la sera”.
(08/09/2011)
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