“Non sappiamo che cosa attenderci dalle Valutazioni di incidenza sui singoli Siti Sic e ZPS, ma riteniamo sicuramente catastrofico l’intervento di tutti quei funzionari di parte che operano presso l’Assessorato Territorio e Ambiente sprigionando tutta la loro fantasia nell’inventare nuovi divieti”. Così l'Associazione Siciliana Produttori Allevatori Selvaggina (Aspas) in una lettera rivolta al presidente della regione Raffaele Lombardo. L'Associazione ripercorre le tappe che hanno portato ad un catastrofico calendario, che per la prima volta contiene limitazioni incomprensibili – merito, secondo l'Aspas di Assessori e funzionari distratti da altre situazioni o, peggio, che remano contro il risultato cui ogni buon governo deve tendere.
“Ad oggi - fa presente l'associazione - il 35% dei cacciatori siciliani non ha rinnovato il porto d’armi per le incertezze sulle zone ZPS e Sic imposte da un Calendario Venatorio concepito da alcune menti di Funzionari di parte, non tenendo conto di un volere del mondo politico siciliano”. A tutto questo si aggiunge l'atteggiamento degli ambientalisti, che, nonostante le limitazioni e, sottolinea Aspas “la pioggia di milioni di euro” assegnati alla gestione di alcune riserve (secondo l'associazione 13 milioni di euro divisi a otto associazioni mbientaliste, più altri 11 milioni ad altri soggetti), impugneranno il calendario venatorio.
Di qui un appello a Lombardo: “pretenda il ritiro in autotutela del Calendario Venatorio emanato dal Territorio ed Ambiente (non è un lapsus) e ne faccia emanare uno (possibilmente dall’Assessore D’Antrassi) in conformità ai periodi della Legge Quadro statale (art. 18 L. 157/1992), la caccia sarà aperta dalla terza domenica di Settembre al 31 Gennaio a moltissime delle specie per cui, oggi, il Calendario di Arnone prevede la chiusura anticipata o l’apertura posticipata”. In caso di impugnazione, come già sottolineato dal Consiglio di Stato, l'eventuale sospensione della regolamentazione determinerebbe il venir meno dei vincoli posti a tutela della fauna e non chiusura della caccia.
L'Aspas fa inoltre notare che negli affidamenti degli incarichi da parte degli Enti Pubblici, vige un principio per cui chi è in conflitto di interessi con l’Amministrazione non può collaborare con essa. Come mai allora invece, chiede al Presidente auspicando una oppurtuna modifica della legge regionale per introdurre tale principio - Legambiente ed altre associazioni ambientaliste impegnate da anni in un contenzioso con l’Amministrazione Regionale continuano ad avere affidata la gestione delle Riserve Naturali?
(08/09/2011)
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