Nel corso della seduta della Camera di mercoledì 7 settembre alcuni deputati del Pdl hanno presentato una interpellanza urgente sulle competenze dell'Ispra in merito alla mancata espressione dei pareri necessari all'applicazione da parte delle regioni delle deroghe previste dall’articolo 9 della direttiva 2009/147/CE sulla conservazione degli uccelli selvatici.
Il testo (primo firmatario Renato Farina, sottoscritto anche dai deputati Gregorio Fontana, Stucchi, Centemero, Scandroglio, Cassinelli, Aprea, Corsaro, Minasso, Nastri, Romele, Massimo Parisi, Palmieri, Barbieri, Gottardo, Vella, Toccafondi, Bocciardo, Migliori, Antonio Martino, Paolo Russo, Beccalossi, Bianconi, Laffranco, Cirielli, Porcu, Vignali, Colucci, Ascierto, Cristaldi, Stracquadanio), chiede al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo di fare luce sulla evidente contraddizione in cui si trova l'unico ente chiamato a fornire pareri scientifici sulle deroghe, ma che dal 2005 dichiara di non essere in grado di fornire i dati richiesti per il calcolo della “piccola quantità” cacciabile.
Proprio questi dati mancanti, sottolineano i deputati, hanno determinato, insieme ad altre cause, l'avvio di procedure d'infrazione nei confronti dell'Italia, che hanno portato a pronunce sfavorevoli della Corte di Giustizia e della Corte Costituzionale.
A giudizio degli interpellanti quindi il diniego del parere sulle deroghe, oltre ad essere di ostacolo all'esercizio di una competenza riconosciuta dall'articolo 19 bis a disciplinare l'esercizio delle deroghe, è illegittimo per violazione di un preciso obbligo di legge.
Visto che l'istituto è vigilato dal Ministero dell'Ambiente, è alla Prestigiacomo che si richiede di adottare ogni iniziativa utile affinchè l'Ispra assolva a tale obbligo, nonché di verificare se esistano i presupposti per accertare responsabilità ed eventualmente procedere al commissariamento dell'Istituto. Nel testo dell'interrogazione inoltre si richiede che in caso contrario possano essere utilizzati e validati gli studi compiuti da istituti riconosciuti a livello regionale e di adoperarsi affinché vengano ricercate a livello comunitario soluzioni in ordine al problema del calcolo della "piccola quantità".
(08/09/2011)
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