Silvio Pellegrino, cacciatore di Peveragno (CN) pochi giorni fa è stato seguito da alcuni lupi per lunghi interminabili momenti. Con sè non aveva una macchina fotografica per documentare l'evento e nemmeno un cellulare moderno, in grado di scattare foto. Aggiungi il fatto che è un cacciatore e la sua credibilità crolla a zero. Dopo il racconto di Pellegrino, riportato da alcuni giornali locali, dal sito Ruralpini e anche da questo portale, sui forum lupofili si sono sprecate le illazioni nei suoi confronti.
E' ancora Ruralpini.it a spiegare la gravità di quella che considera solo frutto di una “deriva ideologica”, che porta un folto gruppo di persone a non credere ad un'altra “solo perché – dice Michele Corti sul portale – appartiene ad una determinata categoria”. “Per le ideologie – spiega -, specie quando prendono una piega totalitaria - le persone sono annullate, sono "nemici di classe", "cacciatori". Non contano, non conta quello che dicono.
"Chissà perché solo i pastori e i cacciatori vedono i lupi così facilmente, che invidia a noi che vorremmo vederli non capita così facilmente". "Siamo come San Tommaso". Sono commenti che si qualificano da soli, dice il redattore, enfatizzati dall'anonimato. “La 'difesa della natura', l' 'animalismo', - continua - sono spesso solo un pretesto per alzare nuove bandiere (quelle vecchie sono non solo logore ma fradice di sangue), per sentirsi migliori, nel giusto e investiti di una missione salvifica di redenzione. Poi si scivola nel 'fine che giustifica il mezzo' e su quel piano inclinato non ci si ferma più.
Quanto al protagonista, risponde così alle accuse: “ho acconsentito a divulgare la notizia solo perchè ritengo giusto che la gente venga a conoscenza del fatto e non si lasci cogliere impreparata nel caso in cui possa ricapitare. Il fatto che non c'è nessuna foto che testimonia il mio incontro con i lupi per me non è essenziale, perchè io non ho niente da dover dimostrare, l'importante è che la gente sappia e che io sia riuscito a tornare a casa da mia moglie e dalla mia piccola bambina sano e salvo, poi ognuno è libero di pensare e scrivere cosa meglio crede”.
(12/09/2011)
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