Voleva rimanere nell'anonimato l
'impiegata di Cortona che ha chiesto di essere esclusa dalla
consegna dei tesserini venatori perché contraria alla caccia, ma ora che la sua vicenda è uscita sui giornali, deve rispondere alle polemiche. Così in una breve intervista al Tg3 regionale toscano, decide di dare la propria versione dei fatti.
“L'ho fatto solo per sollevare il problema, sapevo benissimo che non avrei ottenuto nulla e che l'obiezione di coscienza non prevede casi come il mio”. Altro che anonimato, a quanto ci risulta - sono i giornali a specificare la propria fonte - è stata la Lav a diffondere il testo della comunicazione privata tra impiegata e amministratori, pertanto è facile presupporre, a meno che il Comune di Cortona abbia voglia di tirarsi addosso ondate di polemiche, che sia stata la stessa impiegata a far trapelare il carteggio, avvalendosi del supporto animalista per quella che appare sempre più come l'ennesima campagna mediatica populista architettata per scaldare gli animi alla vigilia dell'apertura della caccia.
Laura T. (per quanto ci riguarda la signora può continuare a restare nell'anonimato) ha anche precisato di non essersi mai sottratta al proprio lavoro. “Sto continuando a consegnarli i tesserini – ha detto – contrariamente a quanto è uscito sui giornali”. “Non volevo collaborare – spiega – all'uccisione di tanti animali e dei cacciatori” ha aggiunto (l'ordine delle priorità anche qui è chiaro).
Come sottolineato da più parti e dallo stesso sindaco Vignini, la posizione puramente ideologica della signora non può sottrarla a delle precise responsabilità lavorative, a meno che decidano di assolverle per lei le altre impiegate dell'ufficio comunale, dietro sua richiesta. Così le ha suggerito di fare, prima che il caso fosse portato alla ribalta della cronaca, anche il primo cittadino, che ha definito la faccenda "folkore", non senza fare notare il pessimo tempismo dell'impiegata, con i suoi “problemi stravaganti” rispetto quelli più gravi che coinvolgono tutti gli italiani. Insomma come al solito quando si portano avanti questioni inconsistenti, il polverone è ricaduto sulle teste di chi lo ha sollevato. Chissà se lei e gli animalisti se ne saranno resi conto.
(12/09/2011)
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