Wwf rende noto che ha diffidato la Regione Abruzzo a seguito della richiesta inoltrata dall'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, al comitato Valutazione di Impatto Ambientale al fine di rivedere la decisione in calendario venatorio che ha imposto il posticipo al 1 novembre dell'apertura della caccia nell'area di massima concentrazione dell'Orso bruno marsicano (Zona A dell'accordo P.A.T.O.M. per la protezione dell'orso)".
Secondo il responsabile del programma specie Wwf, Massimiliano Rocco, quello è infatti il periodo dell'anno più delicato per l'orso, perché precede il letargo. “La presenza di cacciatori e gli spari conseguenti possono rappresentare un disturbo dannoso. Basti pensare che nei mesi scorsi il Parco ha chiuso precauzionalmente alcuni sentieri in quota per limitare il disturbo ad una specie cosi' rara ed in pericolo, limiti ad escursionisti che al massimo hanno un binocolo e non un fucile a tracollo".
Per Raniero Maggini, vicepresidente del WWF Italia, “per la conservazione dell'Orso bruno marsicano e' fondamentale coinvolgere i cacciatori delle aree interne, mantenendo uno stretto legame tra chi pratica l'attività venatoria e territorio evitando l'invasione di cacciatori residenti in aree esterne. Lo stesso accordo PATOM - sottolinea - sottoscritto dalla Regione ricorda l'importanza della creazione delle aree contigue ai parchi in cui solo i residenti possono cacciare”.
(12/09/2011)
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