''Le associazioni animaliste e alcuni ambientalisti dovrebbero misurare meglio le parole e gli argomenti, perche' lanciare allarmi ingiustificati e un po' peregrini non aiuta le ragioni di coloro, e sono la grande maggioranza degli italiani, che rifiutano ogni deregulation dell'attivita' venatoria''. E' quanto hanno dichiarato i senatori Ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, in merito alle accuse lanciate nei confronti delle modifiche proposte dal terzo polo per il controllo nelle aree protette.
L'emendamento Molinari, spiegano, sicuramente perfettibile, “non prevede affatto di rendere piu' agevoli tali interventi di abbattimento, anzi prescrive che per specie particolarmente protette possano avere luogo solo previo parere vincolante dell'Ispra, organismo tecnico scientifico di riferimento per la tutela della fauna”. Dunque - concludono i senatori del Pd - affermare che questa eventuale modifica alle norme attuali renderebbe piu' facile il controllo faunistico non è la verita'''.
Alla nota di Ecodem risponde agguerrita la Lipu, dichiarando la totale divergenza rispetto all'analisi dei senatori. ''Ci dicano i senatori Della Seta e Ferrante - dichiara Mamone Capria, presidente LIPU - se non e' vero che con questo emendamento si modifica una parte essenziale della 157/92, si fanno sparire i metodi ecologici per il controllo della fauna, si parla per la prima volta nella legge italiana di eradicazione delle specie e si apre la possibilita' di abbattimento a tutte le specie di fauna selvatica, tranne quelle superprotette, in assenza di parere vincolante dell'ISPRA''.
''Questo è quello che noi cogliamo nell'emendamento da una lettura non distratta ma attentissima. Se approvato, l'emendamento Molinari provochera' gravi danni alla fauna e un caos normativo ancora piu' serio di quello odierno. Ed e' per questo - conclude Mamone Capria - che noi rinnoviamo l'invito a tutti affinche' venga ritirato''.
(14/09/2011)
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