L'assessore regionale alla caccia Marioluigi Bruschini ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha fermato la caccia in deroga allo storno. “Questa regione, ha ricordato Bruschini – ha sempre deciso di avvalersi delle deroghe consentite dalla direttiva comunitaria esclusivamente per limitare i rilevanti danni economici all'agricoltura prodotti da determinati uccelli. Al contrario di altre regioni che consentono invece la caccia in deroga anche per finalità ricreative”.
Negli ultimi giorni la provincia di Forlì – Cesena tramite l'assessore alla caccia Luigi Rusticali ha chiesto alla Regione di disporre un nuovo regolamento per il ripristino della caccia allo storno, specie responsabile dei maggiori danni: "Occorre intervenire per provvedere al prelievo di un certo numero di capi e creare una diffusa azione di disturbo sul territorio coltivato in attesa che l'UE provveda celermente all'inserimento dello storno fra le specie cacciabili così come è negli altri paesi del Mediterraneo".
Resta il fatto che i fondi a disposizione della Regione, quest'anno ridotti di alcune centinaia di migliaia di euro, arrivano a coprire meno del cinquanta per cento dei danni causati dallo storno, responsabile del 16,4 per cento dei danni totali. Nel solo 2007 secondo la Coldiretti in Emilia Romagna lo storno ha causato danni per 437.455 euro, un dato che a causa del provvedimento del Tar, quest'anno potrebbe addirittura raddoppiare.
“Sempre più si manifesta la necessità di rivedere le norme relative all’esercizio venatorio e soprattutto alla gestione territoriale e della fauna selvatica, che in altri Paesi europei ha profili ed impatti decisamente diversi e maggiormente sostenibili sia per le imprese che per le finanze pubbliche”.