Le modifiche apportate in questi giorni al calendario venatorio calabrese hanno provocato le ire del Wwf regionale. Ma se l'associazione ambientalista critica ferocemente la regione per essere tornata sui suoi passi (concedendo solo una minima parte di ciò che avevano richiesto i cacciatori), dall'Anuu Migratoristi fanno notare al Wwf che durante le sedute del Comitato Faunistico regionale anche lei si era espressa diversamente, concordando, come tutti i membri dell'organismo, una sintesi di calendario mai trasmessa all'Ispra e modificata in tutte le sue parti al momento dell'approvazione.
L'accordo – dice Bruno Zema, Presidente regionale Anuu Calabria, prevedeva la pre-apertura della caccia al primo di settembre per la specie tortora, l’apertura del colombaccio al 19 settembre, della lepre al 19/09 con chiusura al 31/12, della quaglia dal 19/9 al 12/12, l’orario per la beccaccia dalle sette alle 16 e per i tordi senza nessun tipo di appostamento”.
“Questi signori – dice Zema riferendosi alle dichiarazioni di Wwf - portano come esempio i calendari “optional”, quelli della regione Puglia e della Basilicata, omettendo di dire che in molte altre regioni la caccia alla lepre ed alla quaglia si effettua dal 18/9 al 31/12 mentre in Calabria era stata ridotta di almeno 40 giorni. In molte regioni italiane i turdidi vengono cacciati fino al 31/01/2012 e si effettuano le cacce in deroga per storno , fringuello, pispola ecc.; in alcune realtà si può cacciare cinque giorni su cinque nei mesi di ottobre e novembre mentre in Calabria le armerie stentano a sopravvivere”. Zema chiude perentorio: “mai più trattative con il WWF: il lupo perde il pelo , ma non il vizio”.
(22/09/2011)
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